Pascoli

Vita e opere del poeta italiano. (1pag - formato word) (0 pagine formato doc)

Appunto di peterx
Untitled LA VITA Nacque a San Mauro di Romagna 1855.Il padre fu assassinato da ignoti ,L'anno seguente morì la sorella, poi, di seguito la sorella e, più tardi i due fratelli.
La morte del fratello('76) Lo gettò in una cupa prostrazione. Abbandonò gli studi e conobbe la povertà.Nel '79 subì alcuni mesi di carcere punitivo in seguito a dimostrazioni connesse all'attentato dell'anarchico Passanante contro Umberto I. Ne uscì assolto e non più disposto ad entrare nella vita politica. Riprese gli studi, si laureò nell'82 ,dal 1906 successe a Carducci nella cattedra di Letteratura italiana dell'università di Bologna. Morì nel 1912 a Bologna.
Il periodo più intenso della vita di Pascoli, dal punto di vista letterale, si ebbe soprattutto fra il 1885 e il 1900. In questo quindicennio compose:Myricae ;i poemetti, i Canti di Castelvecchio, i Poemi conviviali, Odi e Inni, i Poemi Italici. Egli esprimeva,soprattutto nei poemetti, la sua inquietudine di uomo moderno La simultaneità di esperienze poetiche diverse, il frammento lirico breve e intenso di Myricae, i poemetti italiani, i poemetti latini, rende praticamente impossibile tracciare una storia, definire un'evoluzione della poesia pascoliana. Importanti appaiono i saggi dedicati alle letterature classiche, `La mia scuola di Grammatica `,propulsione del suo corso universitario a Pisa.Nei `Poemi conviviali, il mondo classico diviene un mondo primitivo, in cui i poeti vedono le cose come per la prima volta, con lo stupore di fanciulli che il Pascoli teorizzò come necessario alla intuizione e trasfigurazione poetica del mondo nella prosa `Il fanciullino', dove propose un' estetica di stampo simbolistico. Il Pascoli ha una concezione della realtà fondata sulla dominante presenza di un mistero che l'uomo non può capire affondo e ne fa il centro di una sofferta meditazione. L'uomo brancola nel buio, ignaro della sua origine e delle finalità del suo vivere. L'atteggiamento del Pascoli di fronte alla realtà è, di conseguenza, caratterizzato dalla vertigine davanti al mistero dell'essere. LA POETICA La poetica pascoliana è espressa nella prosa `Il fanciullino' ,secondo il Pascoli, poeta è colui che conserva intatta la sua anima di fanciullo, uno stupore nativo davanti alla continua rivelazione del mondo. Dato che il mistero è la realtà vera, la poesia è la forma suprema di conoscenza. E' questo il carattere decadentistico, o meglio, simbolistico della poesia pascoliana. La situazione tipica della poesia pascoliana è quella del poeta solitario, immerso nella campagna silenziosa e inteso non a confessare il proprio io, ma ad esprimere le rivelazioni delle cose.