Alla sera: parafrasi e commento
Alla sera: parafrasi e commento ed esercizi sulla poesia di Foscolo (2 pagine formato doc)
ALLA SERA: PARAFRASI
Parafrasi Alla sera
Forse perché tu, o sera sei l’immagine della morte
arrivi così cara a me!
Sia quando in primavera le nuvole estive e i venticelli
del tempo sereno ti accompagnano lievemente,
Sia quando in inverno porti sul mondo tenebre agitate
e lunghe dal cielo nevoso
sempre scendi invocata, e occupi dolcemente
le vie nascoste del mio animo.
Mi fai vagare con i miei pensieri nella direzione
che va fino al nulla eterno e intanto questo tempo malvagio passa
e con lui passano le numerose ansie
Nelle quali esso si distrugge insieme a me;
e mentre io guardo la tua pace, dorme
quello spirito guerriero che mi freme dentro.
Alla sera di Foscolo: parafrasi
ALLA SERA: PARAFRASI E COMMENTO
Esercizi: La riflessione sulla sera conduce alla riflessione sulla morte.
Questa non si accompagna in Foscolo ad alcun sentimento religioso. È definita infatti “ fatal quiete ”, cioè ‘pace prescritta dal fato ’ , o anche ‘pace definitiva ’ ; l’aggettivo << fatal >> annulla e rovescia la possibile accezione religiosa del sostantivo << quiete >>. Più netta ancora risulta l’espressione << nulla eterno >> , che indica la morte in termini materialistici, come estinzione definitiva e irreparabile della vita.Inoltre la sera non è guardata come una generica immagine della finitezza umana e mondana, ma nei caratteri realistici e puntuali che le conferiscono le reazioni; cioè in termini realistici e materiali. Il suo potere, pertanto, non riguarda misteriose associazioni irrazionali, ma si esercita sull’interiorità umana e psicologica del poeta attraverso un meccanismo che questi si impegna a rendere comprensibile.
Infine, a dare un senso di limitatezza all’esperienza individuale e storica non è la prospettiva di un oltre durevole o addirittura eterno; è, al contrario, il sentimento della caducità senza rimedio, la percezione del << nulla eterno >> che segue ogni svolgimento temporale.
Alla sera di Foscolo: analisi, figure retoriche e commento
ENJAMBEMENT ALLA SERA
L’equilibrio formale del sonetto è sostenuto innanzitutto dalla caratterizzazione diversa delle quartine e delle terzine. Le quartine presentano un’ andamento ampio e disteso, affidato innanzitutto alla calma e pensosa esclamazione iniziale e al parallelismo delle due frasi coordinate che la seguono. Le terzine mostrano invece un tono più concitato e incalzante, affidato soprattutto al polisindeto e alla insistenza dei verbi in movimento.
Un contributo particolare dà a tale aspetto espressivo il differente uso dell’enjambement nelle quartine e nelle terzine. Nelle quartine essi riguardano soprattutto il nesso aggettivo/sostantivo, con la funzione di sfumare il valore dell’aggettivo e di dare durata e ampiezza alla sintassi. Nelle terzine, invece, l’enjambement riguarda in ben due casi il nesso verbo/complemento con la funzione di drammatizzare lo svolgimento del discorso, accentuandone i contrasti.