Trieste città di Frontiera

Trieste come unicum nel quadro storico italiano. Trieste e la dissoluzione dell'impero asburgico. Trieste durante il secondo conflitto mondiale. La risiera di S. Saba.( 48 pag - formato word) (0 pagine formato doc)

Appunto di jarjar
Trieste dal 1382 si pose sotto protezione dei duchi d'Austria, e per la città adriatica Trieste dal 1382 si pose sotto protezione dei duchi d'Austria, e per la città adriatica   cominciò un periodo di grande prosperità da quando Carlo VI la dichiarò porto franco e stabilì  che tutte le mercanzie dirette nella Stiria e nella Carinzia dovessero far capo al suo porto.
L'abolizione delle dogane fece accorrere un gran numero di mercanti, che incrementarono il benessere cittadino. Conquistata dai Francesi nel 1797, ceduta nello  stesso anno all'Austria, divenne nel 1813 capoluogo amministrativo, poi la unirono al  circondario di Gorizia e quindi ne fecero capoluogo del Kustenland (distretto del  Litorale). Durante il XIX secolo con la formazione di grandi compagnie di  navigazione, di assicurazione e di nuove industrie la città conobbe un notevole sviluppo  economico.
Dopo alcune autonomie Trieste nel 1869 formò provincia a sé. La città fu finalmente unita all'Italia al termine del primo conflitto mondiale (1918).   L'apice della crisi mitteleuropea è stato certamente la prima guerra mondiale  (1914-1918) che segnò la dissoluzione dell'impero asburgico.  Ma analizziamo meglio questo primo conflitto mondiale:  CHI CONTRO CHI    QUANDO E DOVE  PER CHE COSA  LA GUERRA   LA PACE  CONSEGUENZE  Trieste durante il SECONDO CONFLITTO MONDIALE  (1939-1945) fu presidiata dalle armate hitleriane e vi fu fatto costruire  l'unico campo di concentramento italiano: LA RISIERA DI SAN SABBA .   GLI SCHIERAMENTI CHI Germania Austria-Ungheria Impero ottomano (dal 31 0ttobre 1914) Bulgaria (dal 6 settembre 1915) CONTRO CHI Francia Russia (fino al 1917) Inghilterra Belgio Serbia Montenegro Giappone (dal 23 agosto 1914) Italia (dal 24 maggio 1915) Portogallo (dal 9 marzo 1916) Romania (dal 27 agosto 1916) Stati Uniti (dal 6 aprile 1917) Grecia (dal 27 giugno 1917) Cina (14 agosto 1917) CARTA DELL'EUROPA La scintilla che fece accendere il fuoco fu l'assassinio dell'arciduca ereditario d'Austria Francesco Ferdinando e della consorte, avvenuto il 28 giugno 1914 a Sarajevo per opera di due terroristi, sudditi austriaci ma di nazionalità serba. La guerra cominciò come conflitto solamente europeo ma si diffuse presto alle colonie possedute dagli stati coloniali e all'Asia. OBIETTIVI dei BELLIGERANTI   Austria La reazione austro-ungarica all'assassinio dell'arciduca fu sproporzionata al fatto in sé. E' più verosimile pensare che l'Austria-Ungheria mirasse a servirsi dell'incidente per risolvere una buona volta a suo favore la questione balcanica e liberarsi per sempre dell'ingombrante Serbia, ritenuta responsabile dell'instabilità della regione in quanto forza emergente nei Balcani. Il piano austro-ungarico, elaborato dal Conrad, prevedeva l'eliminazione rapida della Serbia e un attacco alla Russia dalla Galizia. Germania La Germania mirava a ridisegnare la mappa della supremazia politica, dal momento che il suo peso politico era inferiore al peso industriale, commerciale e finanz