Giacomo Leopardi: pensiero, poetica e opere
La formazione giovanile, la poetica di Leopardi, il Pessimismo: origine e natura, il Romanticismo, gli idilli leopardiani. Riassunto delle opere, poetica e pensiero di Giacomo Leopardi (4 pagine formato doc)
GIACOMO LEOPARDI: PENSIERO, POETICA E OPERE
Giacomo Leopardi (1798 – 1837)
I Canti (1818 – 1836), le Operette Morali (1824 – 1832), lo Zibaldone (1817 – 1832) pubblicato postumo, i Pensieri (1833 – 1837)
LA FORMAZIONE GIOVANILE - Per delineare il pensiero e la poetica di Giacomo Leopardi si rende necessaria un’analisi del processo di formazione ideologica e letteraria del giovane Leopardi, che è antecedente al 1819 e ha il suo periodo più significativo nel triennio 1816 – 1819.
GIACOMO LEOPARDI PENSIERO RIASSUNTO
PRIMA DEL 1816:
CAMPO LETTERARIO: formazione tipicamente ‘700, prevalentemente esteriore e retorica (forma scritta) con preferenza per l’eleganza e disattenzione alla grande poesia degli antichi e dei moderni.
CAMPO FILOSOFICO: aderisce al pensiero illuministico (razionalismo meccanicista) che cerca, però, di adattare all’educazione religiosa improntatagli dalla famiglia.
CAMPO POLITICO: segue le idee del padre Monaldo (dispotismo illuminato) e afferma che è meglio un’Italia divisa ma pacifica e quieta.
CAMPO RELIGIOSO: segue la tradizione familiare ma soprattutto nelle manifestazioni esteriori.
Giacomo Leopardi: pensiero e poetica in breve
GIACOMO LEOPARDI PENSIERO VITA E OPERE
1816 – 1819:
CAMPO LETTERARIO: si verifica la conversione dall’erudito al bello cioè la scoperta dei grandi classici e dei romantici.
CAMPO FILOSOFICO: si verifica la conversione dal bello al vero: momento in cui Leopardi approda al raccoglimento meditativo e doloroso sul proprio dolore oggetto della sua poesia.
CAMPO POLITICO: nel 1818 con la Canzone all’Italia Leopardi si allontana dalle idee del padre e aderisce agli ideali unitari e indipendentistici dell’Italia (Risorgimento).
CAMPO RELIGIOSO: abbandono della fede cristiana e adesione all’ateismo materialista.
GIACOMO LEOPARDI PENSIERO E POETICA RIASSUNTO
LA POETICA DI LEOPARDI
1) Adesione ai postulati negativi della scuola romantica. Fin dall’inizio il Leopardi accoglie i postulati negativi, nel senso che critica anch’egli il concetto di imitazione, rifiuta cioè le regole imposte dai generi letterari codificati.
2) Adesione ai postulati positivi della scuola romantica. Successivamente Leopardi afferma il valore suggestivo e poetico del sentimento, noto anche ai popoli antichi, i quali però lo usavano con sobrietà ottenendo risultati migliori che non le moderne e romantiche ostentazioni sentimentali.
Ben presto Leopardi fa sua la distinzione (teorizzata da altri pensatori romantici) fra poesia di immaginazione e poesia di sentimento: la prima è propria delle civiltà antiche, la seconda di quelle moderne. Vera poesia è quella di immaginazione, nutrita di fantasia, ma non è più ripetibile, al punto che i tentativi moderni diventano imitazione: quindi al poeta non rimane che fare poesia di sentimento facendo prevalere del romanticismo gli aspetti legati all’intimità e all’immediatezza del sentimento.