Poetica di Giacomo Leopardi

La vita, il pensiero, la poetica del vago e dell'indefinito, Leopardi e il Romanticismo, Il primo Leopardi: le Canzoni e gli Idilli, Le Operette morali, I grandi idilli, L'ultimo Leopardi. Riassunto della poetica di Giacomo Leopardi (10 pagine formato doc)

Appunto di gaboz

POETICA DI GIACOMO LEOPARDI

La vita di Giacomo Leopardi. Giacomo Leopardi nacque il 29 giugno 1798 a Recanati, primogenito del conte Monaldo e di Adelaide Antici.

Recanati era un borgo di uno degli Stati a quel tempo più attardati e retrivi d'Italia, lo Stato pontificio. La famiglia Leopardi era tra le più cospicue della nobiltà terriera marchigiana, ma in cattive condizioni patrimoniali, tanto da dover osservare una rigida economia per conservare il decoro esteriore del rango nobiliare.
Il padre era un uomo colto, che nel suo palazzo aveva messo insieme una notevole biblioteca, ma di una cultura attardata e accademica. I suoi orientamenti politici erano ferocemente reazionari, ostili a tutte le idee nuove che erano state diffuse dalla Rivoluzione francese e dalle campagne napoleoniche.

POETICA DEL VAGO E DELL'INDEFINITO

Giacomo Leopardi crebbe in questo ambiente bigotto e codino, che in un primo tempo influenzò le sue idee e i suoi orientamenti. La vita familiare era dominata soprattutto dalla madre, donna dura e gretta, interamente dedita alla cura del patrimonio dissestato, ed era caratterizzata da un'atmosfera autoritaria, arcigna, priva di confidenza e di affetto. Giacomo Leopardi, come era costume nelle famiglie nobili del tempo, fu istruito inizialmente da precettori ecclesiastici, ma ben presto, intorno ai dieci anni, non ebbe più nulla da imparare da essi e continuò i suoi studi da solo, chiudendosi nella biblioteca patema, per quei "sette anni di studio matto e disperatissimo", come li definì egli stesso, che contribuirono a minare il suo fisico già fragile.

Il pensiero di Giacomo Leopardi e Pessimismo: riassunto

PENSIERO DI LEOPARDI

Dotato di un'intelligenza straordinariamente precoce, si formò ben presto una vastissima cultura: imparò in breve tempo, oltre il latino, anche il greco e l'ebraico, condusse lavori filologici che stupirono i dotti dell'epoca, tradusse classici latini e greci, le Odi di Grazio, il I libro dell'Odissea, il II dell'Eneide, e contemporaneamente scrisse una massa ingente di componimenti poetici, odi, sonetti, canzonette, tragedie. Se questa vasta produzione intellettuale lascia sbalorditi in un adolescente, c'è anche da osservare che ne emerge il quadro di una cultura arcaica e superata, ancora ispirata a modelli arcadico-illuministici, e di un'erudizione arida e accademica, dagli orizzonti ristretti: era la cultura propria dell'ambiente familiare e di quell'attardato mondo provinciale.

IL PENSIERO DI LEOPARDI IN BREVE

Anche sul piano politico Giacomo Leopardi segue gli orientamenti reazionari del padre, come dimostra l'orazione Agli Italiani per la liberazione del Piceno (1815) e vuoi distogliere gli Italiani dalle aspirazioni patriottiche.
Tra il' 15e il' 16 si attua quella che egli stesso chiama la sua conversione "dall'erudizione al bello": abbandona le aride minuzie filologiche, e si.entusiasma per i grandi poeti. Omero, Virgilio, Dante. Comincia a leggere i moderni, la Vita di Alfieri, il Werther, l'Ortis; tramite la lettura della De Staèl viene a contatto con la cultura romantica (nei cui confronti ha però, come si vedrà, forti riserve). Un momento fondamentale della sua formazione intellettuale e della sua esperienza vissuta fu l'amicizia con Pietro Giordani, uno degli intellettuali più significativi di quegli anni.