Decadentismo: significato, poetica e caratteristiche
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DECADENTISMO SIGNIFICATO
Il decadentismo.
Origine del termine “Decadentismo”. Il termine decadentismo interpreta uno stato d’animo diffuso nella cultura del tempo, un senso di disfacimento e di fine di una civiltà, l’idea di un prossimo crollo epocale. Queste idee erano proprie dei circoli d’avanguardia che, opponendosi alla mentalità borghese, ostentavano atteggiamenti “bohemien”. La critica definì tale atteggiamento “decadentismo” in modo negativo, ma gli intellettuali la assunsero come loro caratteristica positiva.Portavoci del movimento furono i periodici “ Le Decadent”, “ Lutece” e il romanzo “ Controcorrente” di Huysmans che fissò un vero codice di motivi decadenti. Quindi il termine decadentismo originariamente indicava un determinato movimento letterario, sorto in un dato ambiente, con un preciso programma culturale; ma la storiografia italiana ha poi esteso il termine a designare un’intera corrente culturale, di dimensioni europee, che dalla fine dell’800 arriva fino ai primi del 900 o, addirittura, secondo alcune accezioni, ingloba tutto il 900. Di conseguenza il Decadentismo appare come una somma di manifestazioni che, anche se diverse fra loro, hanno dei denominatori comuni.
DECADENTISMO CARATTERISTICHE
La visione del mondo decadente - La base del Decadentismo è un irrazionalismo misticheggiante che esaspera le posizioni della cultura romantica.
C’è il rifiuto del Positivismo borghese, in quanto si ritiene che la ragione e la scienza non possano dare la vera conoscenza del reale. Infatti l’anima decadente è protesa verso il mistero che è dentro la realtà visibile, verso l’inconoscibile.Secondo questa visione mistica tutti gli aspetti dell’essere sono legati fra loro da analogie e corrispondenze, che coinvolgono anche l’uomo, per cui c’è identità fra io e il mondo, uniti sul piano dell’inconscio.
La scoperta dell’inconscio è il dato fondamentale della cultura decadente. Freud, a fine secolo, cercherà di portare l’inconscio alla luce della coscienza, mentre i decadenti si abbandonano totalmente ad esso.
TEMI DEL DECADENTISMO
Come strumenti per cogliere l’essenza segreta della realtà, vengono indicati gli stati abnormi ed irrazionali dell’esistere: la malattia, la follia, la nevrosi, il sogno, l’incubo, stati che ci permettono di vedere il mistero che si cela al di là delle cose. Questi stati possono anche essere provocati artificialmente.
Per i decadentisti vi sono altre forme di estasi che consentano l’esperienza dell’ignoto, per cui nasce l’atteggiamento del PANISMO ( dal greco Pan = tutto), in cui l’io individuale può annullarsi nella vita del gran tutto (D’Annunzio). Un altro stato di grazia è costituito dall’EPIPHANY (Joyce), dove un particolare qualsiasi della realtà, apparentemente insignificante, si carica all’improvviso d’intensità, di significato, come se fosse un messaggio proveniente da un’altra dimensione.
Decadentismo: significato, caratteristiche e autori
LA POETICA DEL DECADENTISMO
La poetica del Decadentismo. Per i decadenti l’arte è un mezzo importantissimo della conoscenza. Il poeta, il pittore, il musicista sono considerati “veggenti” in quanto sono capaci di rivelare l’assoluto. L’arte è la voce del mistero, è suprema illuminazione, è il valore più alto, collocato al di sopra di tutti gli altri. Questo culto religioso dell’arte dà origine all’ESTETISMO che assume come principio regolatore di vita solo il BELLO. L’esteta va alla ricerca di sensazioni rare, si circonda di cose belle .
L’arte si rifiuta di rappresentare la realtà storica e sociale e si chiude nella celebrazione di se stessa, divenendo arte pura, poesia pura.