Cantico delle creature

spiegazione di uno dei primi tesi poetici in volgare della letteratura italiana scritto da San Francesco d'Assisi (1 pagine formato doc)

Appunto di beep1495

Cantico delle creature.

Cantico delle creature - Scritto forse nel 1224, nell'ultimo periodo della vita di San Francesco, il Cantico delle creature, altrimenti chiamato Cantico del Sole è uno dei primi testi poetici in volgare della letteratura italiana; è collocato in un periodo storico in cui sono attivi movimenti religiosi quali i Catari, il Gioachinismo, quello dei Dominicani, oltre a quello di San Francesco: solo gli ultimi due non sono stati ostacolati dalla Chiesa. Rappresenta una lode a Dio in cui emerge con particolare spontaneità il tema dell'umiltà, principio di vita di San Francesco, inteso anche come sommo rispetto verso il Signore; è evidente, inoltre, la necessità di lode e di gratitudine stimolata dalla magnificenza della natura che lo circonda.

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Da ciò scaturiscono il concetto di ringraziamento, attraverso la glorificazione di tutte le creature da Lui generate, poiché rappresentano la Sua onnipotenza, e la Sua misericordia rivolta a tutti.
Nella strofa iniziale si magnifica l'esistenza della realtà divina: “…tue so' le laude, la gloria e l'honore et onne benedictione…”. Nel secondo gruppo di versi, a conferma del concetto di lode precedentemente presentato, San Francesco indica una nuovo “precetto”, ovvero il nome del Signore non si può nemmeno pronunciare perché non sarebbe degno: “…et nullu homo ène dignu te mentovare…”.

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Nelle successive sei strofe si esaltano il sole, la luna, il vento l'acqua , il fuoco e la terra: appellati come fratelli o sorelle per indicare la comune paternità. La presenza di tali indica la profonda conoscenza dell'autore:questi, infatti, erano gli elementi strutturali fisici del Medioevo. Infine, tra versi di lodi, vi è quasi una “stonatura”: