Leopardi, vita, opere e pessimismo leopardiano
riassunto della biografia di Giacomo Leopardi, analisi del pensiero, opere e contesto storico (12 pagine formato doc)
Leopardi, vita, opere e pessimismo leopardiano - GIACOMO LEOPARDI GIACOMO LEOPARDI Non fu misantropo.
Era quasi cieco, gobbo, poliomielitico, storpio. Ma questi drammi fisici non influirono più di tanto. Non è vero che il pessimismo derivi esclusivamente da tali mali. Così invece la pensava la critica degli anni cinquanta e sessanta, una critica di impostazione psicanalitica, ma non ha niente a che fare con la letteratura psicanalitica. La critica volle sondare spesso, solo attraverso le opere, la psiche degli autori per trovare nelle opere stesse le devianze e i problemi di tali persone trovando radici profonde. Tali critici consideravano Leopardi addirittura paranoico. Leopardi nacque nel 1798 a Recanati, che egli ama ed odia perché è un ambiente chiuso, è una periferia sul piano culturale. Il padre era un conte, illuminista, aveva una biblioteca piena di opere antiquate, classiche ed opere di filosofia illuminista. Quindi il pensiero illuminista è dominante. La madre era troppo presa dall'attenzione per il patrimonio economico, per il quale trascurerà i figli.Leggi anche Analisi dell'opera Lo Zibaldone di Leopardi
Leopardi studia come un pazzo nella biblioteca paterna. E' precoce: nel 1812 scrive due tragedie: La virtù indiana e Pompeo in Egitto. Sono importanti dal punto di vista della precisione tecnica ma non sono tematicamente belle. Sono corrette dal punto di vista esteriore. 1813 Storia dell'astronomia dall'antichità fino al 1813 1815 Saggio sopra gli errori popolari degli antichi. In tale opera analizza la fantasia e l'immaginazione che hanno portato gli antichi ad una mistificazione della realtà. Contrappone la verità della ragione e della scienza. E' un'opera impregnata di illuminismo. Non gli riesce di scrivere un trattato vero e proprio perché si disperde e divaga. Sempre nel 1815 si preoccupa di studiare la letteratura e tradurre i classici.
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La traduzione è importante dal punto di vista linguistico: I libro dell'Odissea di Omero II libro dell'Eneide di Virgilio Titanomachia di Esiodo Batracomiomachia di pseudo-Omero(satira politica) ***1837 Scriverà i Paralipomeni alla batracomiomachia, criticando i moti del `20-'21. Scrive quest'opera per completare la lotta: le rane sono i conservatori del tempo, i topi i liberali napoletani e i granchi aggiunti sono gli austriaci.
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Idilli di Mosco. Mosco è un poeta siracusano. Tratta dell'amore, della natura, delle piccole cose di vita quotidiana. Leopardi definirà gli Idilli come esperimenti, affezioni, e avventure del mio animo. Si rivolge ad autori che lui sentiva più vicini, con i quali si sentiva in sintonia. La traduzione è importante in quanto per tradurre poesia in lingua bisogna rendere il contenuto di fondo e gli accorgimenti stilistici.