"La bambina morta"
Commento della poesia "La bambina morta" di Hikmet Nazim. (file.doc, 1 pag) (0 pagine formato doc)
Commento della poesia Commento della poesia.
La bambina morta Questa poesia, scritta da un grande poeta turco Nazim Hikmet, ci fa molto riflettere nel cuore e nella nostra coscienza, macchiata dal peccato, l'egoismo e la crudeltà. Le guerre e l'egoismo, vanno a ripercuotere il cuore sensibile del poeta, e dal suo animo, scaturiscono queste meravigliose poesie realistiche e malinconiche. Questa breve poesia narra di una graziosa bambina giapponese di sette anni che purtroppo muore a causa dell'esplosione della bomba nucleare sganciata dagli americani nel 1945, durante la seconda guerra mondiale, nelle città di Hiroshima e Nagasaki. La bambina si sente sola, sola al mondo, in un mondo sconosciuto dove le anime piangono per la malvagità e crudeltà di uomini assetati di potere. Lei bussa ad ogni porta, ma nessuno le parla, nessuno la conforta, perché lei ormai è morta e non c'è più. Lei non ha più niente, ha perso tutto, anche il dono più importante: la vita. Ha perso l'amore della famiglia, il calore del conforto, la gioia della giovinezza. Non potrà più sorridere, il suo cuore, la sua anima, sono ricoperte da un velo nero, che rappresenta la nostra cattiveria, la crudeltà e la vergogna di uomini senza scrupoli. La bambina non chiede niente, né i dolci, né il cibo, chiede solo che gli uomini smettano di fare la guerra, perché a soffrire sono sempre i giovani e i bambini.