"Il bove"-Giosuè Carducci
Brevissima versione in prosa della poesia di Carducci(formato word 1 pg) (0 pagine formato doc)
Il bove Il bove T'amo, o pio bove; e mite un sentimento Di vigore e di pace al cor m'infondi, O che solenne come un monumento Tu guardi i campi liberi e fecondi, O che al giogo inchinandoti contento L'agil opra de l'uom grave secondi: Ei t'esorta e ti punge, e tu co'l lento Giro de' pazienti occhi rispondi.
Da la larga narice umida e nera Fuma il tuo spirto, e come un inno lieto Il mugghio nel sereno aer si perde; E del grave occhio glauco entro l'austera Dolcezza si rispecchia ampio e quieto Il divino del pian silenzio verde. Giosuè Carducci Spiegazione in prosa della poesia. Nella prima strofa il poeta Giosuè Carducci ci narra l'amore che prova per il mansueto bue che infonde un sentimento di pace e vigore e che si trova fermo come un monumento tra i campi liberi e fertili. Nella seconda strofa, invece, il poeta ci descrive quanto il bue sia stato sfruttato per aiutare l'uomo a lavorare la terra. Il bue pazientemente e gioiosamente lavora dimostrando la sua felicità girando gli occhi verso il padrone, che tenendogli le redini lo stimola al lavoro. Nella terza strofa il poeta ci narra che dalle narici umide e nere del bue si vede il suo fiato e il suo mugghio sereno si infonde nell'aria. Nell'ultima strofa il poeta ci descrive che nell'occhio azzurro del bue si rispecchia il dolce silenzio del verde della pianura.