Eneide: riassunto Libri 2, 3 e 5

Eneide: riassunto del 2°, 3° e 5° Libro del poema di Virgilio (6 pagine formato doc)

Appunto di nirvana85

ENEIDE RIASSUNTO LIBRO 2

Virgilio, Eneide: Libro 2°.

Enea inizia il suo triste racconto rievocando il sanguinoso dramma della sua città e del suo popolo.
Il racconto inizia con la descrizione dell'imponente cavallo di legno, frutto dell'astuzia di Ulisse e di Minerva, e con l'inganno degli Argivi.
Questi convinti che l'unico modo per battere i troiani sia l'inganno, costruirono un maestoso cavallo di legno dentro al quale rinchiusero i più valorosi tra i loro soldati, tra i cui l'astuto Ulisse.
Poi finsero un'inaspettata partenza lasciando Simone, loro complice e commilitone, ed il cavallo sulle rive di Troia.
Laccante, sacerdote di Nettuno, cerca di persuadere i Dannai di distruggere quella misteriosa insidia, ma Minerva manda due serpenti marini sulla riva per far pagare a Laooconte il duro affronto da lei subito.
Il sacerdote cerca invano di scappare, ma neanche il suo dio Nettuno lo può sottrarre dall'ira funesta di Minerva; così , dopo numerosi gemiti di dolore, egli muore tra le spire dei due mostri.
I Troiani, impressionati ed impauriti, aprono le porte della città, accogliendo l'inaspettato dono di resa greca e supplicando la pietà di Minerva.
Il cavallo così è dentro le mura della città, e con esso i greci.
I Danai festeggiano la fine delle ostilità, ignari del destino che il Fato aveva riservato loro.
Con il calare della notte il traditore Sinone apre una breccia nel ventre del cavallo permettendo ai greci di uscire allo scoperto abbandonando quell'angusto nascondiglio.

ENEIDE RIASSUNTO LIBRI

Tutti i cittadini sembrano dormire ignari e tranquilli, tutti tranne il Pio Enea che, grazie alle predizioni del defunto Ettore apparsogli in sonno, prepara un inutile offensiva per la salvezza della città.
Con una piccola armata composta degli ultimi coraggiosi seguaci, Enea si dirige verso la rocca di Priamo, simbolo della potenza troiana e residenza della famiglia reale.
Ostacolati dagli opliti greci, gli ultimi eroi danai cadono sotto i dardi nemici, giungendo in esile numero al cospetto del re.
Il loro intervento sembra risultare vano, perché il feroce Pirro, figlio del valoroso Achille, era già penetrato nella roccaforte troiana e si apprestava ad uccidere Priamo che, convinto dalla moglie aveva abbandonato il campo di battaglia.
Ad il povero Enea non resta altro che guardare impotente l'uccisione del suo sovrano e la distruzione della sua città natia.
Enea ritorna sul campo di battaglia con l'intento di trovar morte sicura combattendo valorosamente l'oppressore.
Sulla soglia del tempo di Vesta scorge Elena, la causa della rovina del suo popolo.
Pur conoscendo l'atto ignobile che avrebbe compiuto uccidendo Elena, Enea si appresta a compiere l'insano gesto, quando, l'intervento della madre gli ricorda i suoi doveri di padre famiglia nei confronti del vecchio Anchise, della moglie e del piccolo Iulo.
Enea si precipita nella sua dimora dove trova la famiglia riunita ed impaurita.
Enea cerca di persuadere il vecchio e ormai stanco padre a fuggire, ma egli sembra volere morire nella sua patria.
Fortunatamente un miracolo divino persuade il vecchio che, adagiandosi sulle spalle del figlio è pronto alla fuga.
Tutta la famiglia e i servitori si avviano verso la salvezza, ma la strada è ostruita dagli Argivi, così il loro cammino è lento e difficile.
Durante il tragitto, però, scompare Creusa, la consorte del Pio Enea.
Enea cerca disperatamente di salvare la moglie, ma quando si accorse della sua scomparsa era troppo tardi.
L'inutile tentativo di salvataggio termina con l'apparizione di Creusa al marito che gli preannuncia il suo compito.
Enea ritorna dal padre Anchise e, con sua grande sorpresa vi trova un immensa turba di gente disposta a seguirlo sfidando mari e dei.
I preparativi sono pronti e mentre le fiamme si levano sull'ormai distrutta Troia nel cielo spunta Lucifero, segno dell'imminente alba.

Eneide: riassunto libri 1-4

ENEIDE RIASSUNTO LIBRO 3

Eneide: Libro 3°. Enea riesce a sfuggire all'imminente caduta d'Ilio rifugiandosi per volere celeste nell'antica Antadro, dove con pochi superstiti costruisce una flotta che avrebbe dovuto portarli lontano da quelle terre sciagurate.
Era sopraggiunta la Primavera quando il vecchio Anchise ordinò di spiegare le vele al destino.
Dopo un breve tragitto gli esuli Danai approdano in Tracia e decidono di erigere una nuova città che si chiamerà Eneade, in onore del pio guerriero designato dal Fato e dagli dei per fondare una nuova Troia.
Dopo aver adempito ai riti propiziatori Enea scorge tra la macchia arbustiva un monticello coperto di una fitta macchia di piantine di mirto.

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