Il fantastico in letteratura: caratteristiche

Le caratteristiche del genere "fantastico" (4 pagine formato doc)

Appunto di homerman

FANTASTICO LETTERATURA

La componente fantastica è l’immaginazione di mondi possibili (fatta eccezione per i libri, le memorie, e le cronache).

Nel fantastico vi sono presenze di aspetti antichi, esempio il romanzo “ellenistico” (costruito su coppie di giovani con la presenza di alcuni mostri), e il romanzo “cavalleresco” (epoca umanistica e rinascimentale, es. “L’Orlando furioso”).

La storia del romanzo: riassunto e caratteristiche

GENERE FANTASTICO CARATTERISTICHE

Il FANTASTICO come genere nasce nel 1700. I romanzi fantastici hanno un contrasto tra esaltazione della ragione e ritorno dell’irrazionale.

Questi romanzi vengono associati alla paura. Il pensiero dell’700, oltre che a contenere aspetti razionali, come l’illuminismo, contiene anche un forte interesse per il mondo delle emozioni che cerca di spiegare in modo scientifico (es. studi sull’elettromagnetismo animale, sull’ipnosi, sull’alchimia e sugli aspetti mistici della massoneria). Un autore tedesco del pre-romanticismo afferma: “Il fantastico non esiste, non sta’ nelle cose ma è un modo di vederle”. I temi più rappresentativi del fantastico sono: Automa; La cosa che viene dall’altro mondo; Il patto col diavolo; Il doppio e lo specchio.

Il romanzo moderno nel '700: caratteristiche

LETTERATURA FANTASTICA ITALIANA

Il fantastico implica l’irruzione nel quotidiano di elementi ad esso estranei. Todorov (bulgaro), studiò, riguardo al fantastico, tre tipi di narrazione simili tra loro:
1. STRANA: narrazione in cui viene presentata una situazione irrazionale che alla fine viene spiegata (Conad Doil “Il mastino di Baskerville”);
2. MERAVIGLIOSA: narrazione in cui ciò, che è strano e irrazionale rimane tale per tutta la storia (Bram Stocker “Dracula”);
3. FANTASTICA: narrazione in cui il lettore viene indotto dal narratore ad oscillare tra la spiegazione naturale e soprannaturale (Maunpassant “Le Horla”)
L’autore austriaco, fondatore della psicanalisi, Sigmund Freud (Austria1856-Inghilterra1939), spiega il fantastico con la teoria del “Perturbante”: a suo avviso il lettore è disturbato, ma interessato dal ritorno del rimosso (da ciò che gli è famigliare ma che è stato allontanato dalla coscienza e relegata nell’inconscio). Le paure, i desideri, le ansie che sono state censurate per il nostro quiete vivere, ritornano sotto le vesti dei personaggi fantastici, creando sconcerto e disorientamento nel lettore. Freud è un medico neurologo, che nel 1895 pubblica “Studi su isteria”, con l’aiuto del dottor Breuer: nel libro si parla di Anna O, paziente curata prima con ipnosi e poi con il metodo delle libere associazioni di Freud.

Sigmund Freud: vita e psicoanalisi

NARRATIVA FANTASTICA

Nel 1900 pubblica “Interpretazione dei sogni”, che per Freud ha molto significato, infatti, secondo lui, il sogno è composto da due parti:
1. Giornata stessa;
2. Inconscio irrazionale, in cui la persona non è cosciente
Freud ha preso spunto dal sogno di Edipo, infatti, secondo lui Edipo si comporta da bambino cioè di allontanare il genitore del suo stesso sesso, e restare con il genitore del sesso opposto.

Nel 1904 pubblica “Psicopatologia della vita quotidiana”, che studia gli atti mancati e i lapsus.
Nel 1905 pubblica tre saggi sulla sessualità. Per Freud la sessualità non riguarda solo l’età adulta ma anche i bambini e attraversa varie fasi: orale, anale, edipica, periodo di latenza, risveglio della sessualità, eterosessualità adulta.