Giuseppe Parini: biografia e opere

Biografia e opere di Giuseppe Parini: riassunto (0 pagine formato doc)

GIUSEPPE PARINI BIOGRAFIA

Giuseppe Parini.

1739: Giuseppe Parini nasce a Bosisio, in Brianza. Parini si trasferisce presto a Milano (che in questo periodo è sottoposta alla potestà dell’Austria ed è in crisi economica). A Milano Parini studia e fa anche l’insegnante privato perché ha bisogno di denaro.
1752: pubblica le sue prime prove poetiche “Alcune poesie di Ripano Eupilino” che gli procura l’ammissione all’Accademia dei Trasformati (centro della cultura letteraria milanese per volontà del Conte Giuseppe Maria Imbonati).
1754: (prende gli ordini) viene assunto come precettore dal duca Garbio Serbelloni.
Così Parini ha la possibilità di studiare in modo ravvicinato l’aristocrazia; infatti compone nel 1757 “Dialogo sopra la nobiltà”, nel 1761 “Discorso sopra la poesia” e nel 1758 la sua prima ode.
1762: interviene nella difesa della figlia del maestro di musica Sammartini ed è costretto a lasciare casa Serbelloni. Viene assunto dal conte Giuseppe Maria Imbonati come precettore del figlio Carlo.

GIUSEPPE PARINI POESIE

1763: pubblica la prima parte de “Il giorno”, cioè “Il mattino”.
1765: pubblica la seconda parte “Il mezzogiorno”. Grazie al successo che ha quest’opera, Parini riceve l’incarico di poeta del Regio Ducale Teatro (e in questo periodo scrive l’ “Ascanio in Alba” musicata da Mozart).
1769: assume la direzione della Gazzetta di Milano su incarico del governo. Infine viene nominato professore di belle lettere alle Scuole Palatine. Qui Parini si avvicina ai  maggiori artisti milanesi, come Appiani e Piermarini. Dopo la morte di Maria Teresa d’Austria e l’avvento di Giuseppe II e soprattutto dopo la morte del protettore conte Firmian, Parini corre il rischio di vedere soppressa la sua cattedra, ma la riforma scolastica mantiene al poeta il posto e nel 1791 viene nominato soprintendente alle scuole di Brera.
Durante la Rivoluzione francese, Parini rifiuta l’incarico di entrare a far parte della municipalità repubblicana (sia per la salute, sia per idee moderate); infatti, al ritorno degli Austriaci nel 1799, non viene coinvolto nelle repressioni punitive. Muore pochi mesi dopo (finendo di lavorare a “Il giorno”). Mentre muore detta un sonetto di ispirazione biblica “Predaro i Filistei l’arca di Dio).

GIUSEPPE PARINI: OPERE

ALCUNE POESIE DI RIPANO EUPILINO: 1752. Comprende 94 poesie, di cui 54 sonetti di argomento serio e 40 componimenti di diverso genere e metro dal titolo Poesie piacevoli.
DIALOGO SOPRA LA NOBILTA’: 1757 è una delle prime poesie di Parini, eccessivo nei toni che sono spesso macabri e grotteschi, anche per la situazione immaginata dal poeta: il decadere di un Nobile e quello di un Poeta si trovano insieme nella stessa tomba (il nobile è disgustato da questo). Argomento: la vera nobiltà non si fonda con la ricchezza .
DISCORSO SOPRA LA POESIA: 1761. Secondo Parini l’opera letteraria deve smuovere la sensibilità del lettore attraverso stimoli che inducano un vero piacere fisico.

ODI PARINI

ODI: raccolte la prima volta nel 1791 e poi nel 1795. Il poeta prende spunto da momenti e personaggi della storia a lui vicina per affermare la propria posizione di educatore. La caratteristica delle odi sta nel tono fermo della voce poetica.

GIUSEPPE PARINI IL GIORNO

IL GIORNO  si compone dei quattro momenti della giornata: Il Mattino, Il Meriggio (mezzogiorno), Il Vespro, La Notte. Il poeta finge di seguire come precettore le occupazioni di un giovin signore aristocratico e ozioso. E’ un poemetto satirico e didascalico. Satirico: condanna duramente qualcosa o qualcuno. Didascalico: ha lo scopo di insegnare qualcosa a qualcuno. E’ un genere di poesia illuminista, fatta per andare contro la nobiltà parassita (che vive alle spalle degli altri, non lavora, non paga tasse…). Lo stile del testo è classicheggiante, si rifà alla mitologia (tira fuori Apollo, le muse…). Ha un tono ironico.