Guido io vorrei che tu e Lapo ed io: parafrasi e spiegazione
Parafrasi e spiegazione dell'opera di Dante contenuta nelle Rime, "Guido io vorrei che tu e Lapo ed io" (1 pagine formato doc)
GUIDO IO VORREI CHE TU E LAPO ED IO: PARAFRASI E SPIEGAZIONE
LE RIME… Tra le poesie di Dante, alcune furono antologizzate da lui stesso nella Vita Nuova e nel Convivio, altre non furono raccolte in un unico libro organico e oggi sono comprese dal titolo generico di Rime.
Le più antiche (1283) riprendono l’oscurità di Guittone D’Arezzo; in seguito Dante si avvicina alla poesia stilnovistica, dove il tema centrale è l’amore (per Beatrice o per altre donne) che da gioia, sofferenza ed eleva spiritualmente l’innamorato.
Sono 54 componimenti di diverso metro, scritti in diversi momenti della sua vita, dal periodo fiorentino agli anni dell’esilio, cui se ne aggiungono altri 26 di dubbia attribuzione.
Guido io vorrei che tu Lapo ed io: analisi e parafrasi
GUIDO IO VORREI CHE TU E LAPO ED IO: PARAFRASI E ANALISI
Guido, i’ vorrei… Composto negli anni giovanili, Dante si rivolge a due suoi amici poeti per esprimere un sogno spensierato di evasione ed amicizia.
I modelli di riferimento sono da un lato il blazer (si enumeravano realtà piacevoli) dall’altro i romanzi cavallereschi, in cui si parla della nave di gioia e di piacere del Mago Merlino che naviga senza remi e senza vele.Guido, io vorrei che tu, Lapo ed io,
fossimo presi da un incantesimo
e messi in un vascello che, qualunque vento soffiasse,
andasse per mare al vostro e al mio comando,
così che la tempesta, o qualsiasi altra forma di cattivo tempo,
non potesse fermarci,
anzi, vivendo sempre uniti dagli stessi desideri,
accrescesse la voglia di stare uniti.
E la signora Vanna e la signora Lagia poi
Con la donna che occupa il trentesimo posto nel mio cuore,
sarebbero poste con noi dal buon mago:
e qui, conversando sempre d’amore,
ognuna di loro sarebbe felice,
così come credo che saremmo noi.
Guido io vorrei che tu e Lapo ed io: analisi
GUIDO IO VORREI CHE TU E LAPO ED IO: ANALISI
TEMI=> tipici della poesia cortese e stilnovista: piccola cerchia di poeti orgogliosi della loro superiorità spirituale, l’amicizia intellettuale, l’amore spirituale…il sonetto suggestiona il lettore ignaro dei costumi dell’epoca, poiché l’atmosfera è magica e favolosa (immagini del mare, della tempesta, del buon incantatore che li proietta lontano dai loro ideali, in un mondo perennemente sereno).
FORME=> il tema sognante del componimento è dato da scelte stilistiche che danno fluidità e naturalezza:
-l’apostrofo all’inizio del componimento;
-il ricorrere di parole che si riferiscono al desiderio (vorrei) e al suo appagamento;
-la costruzione del periodo (complessa) e la frequente figura del polisindeto che produce un andamento continuo e fluido.