Hermann Hesse: biografia e opere
Biografia e opere dell'autore di "Siddartha", Hermann Hesse (1877-1962) (2 pagine formato doc)
HERMANN HESSE BIOGRAFIA
Vita. Hermann Hesse nacque a Calw, nel nord della Foresta Nera, il 2.7.1877, da una famiglia di severa osservanza pietista.Dal nonno materno Hermann Gundert e dal padre Johannes, che erano stati missionari in India, egli trasse un precoce interessamento per il pensiero orientale e l’impronta di una cultura cosmopolita ed umanistica che sarà un tratto indelebile della sua personalità intellettuale.
Ben presto il rigore moralistico dell’educazione protestante impartitagli dalla famiglia si scontrò con la sensibilità e il talento artistico del ragazzo.
Fu avviato agli studi teologici presso il seminario di Maulgronn, ma Hesse si sottrasse da tali studi con gesti estremi come una fuga e un tentato suicidio (1892).
La crisi adolescenziale si risolse quando, lasciata la famiglia, avviò un attività da librario prima a Tubinga poi a Basilea e parallelamente si autoimpartì una solida cultura.
In questi anni di passaggio tra l’800 e il ‘900 si registrano le prime opere, con influenza decadentistica, come Romantische Lieder (Canti romantici, 1898) e le prose Eine hinter Mitternacht (un’ora dopo la mezzanotte, 1899).
Iniziò proprio in questo periodo un’attività di critico e recensore letterario che durerà per tutta la sua vita, dandogli la possibilità di collaborare con le riviste tedesche più importanti dell’epoca.
Siddharta di Hermann Hesse: scheda libro
HERMANN HESSE BIOGRAFIA BREVE
Nel 1904 Hesse si affermò presso il grande pubblico con la pubblicazione del romanzo Peter Camenzind.
Nel 1905 si sposò con Maria Bernouilli dalla quale ebbe 3 figli, con la famiglia visse presso un paesino sul lago di Costanza.
Fino alla prima guerra mondiale la produzione di Hesse si avvale di qualche piccolo racconto di ambientazione provinciale e agreste.
Mentre con la guerra Hesse subì una svolta decisiva nella sua poetica, dovuta anche a una crisi artistica e personale dell’autore.
Nella guerra assunse una posizione neutrale, tale decisione provocherà un aggravamento della sua situazione interiore poiché fu osteggiato dalla maggioranza dei suoi connazionali e ciò lo spingerà a frequentare delle sedute di psicoanalisi.
L’incontro con la psicoanalisi provocò in Hesse la decisione di importanti scelte, come l’abbandono della famiglia nel 1919 e una svolta nella sua narrativa, come è attestato nelle “Fiabe” e nel romanzo Demian (1917), che conseguì ampio successo fra i contemporanei.
I primi anni del dopoguerra furono per Hesse molto importanti perché ebbe una grande creatività e iniziò a dedicarsi anche alla pittura.
In questo periodo si trasferì a Montagnola, esattamente nel 1923, dove risiedette fino alla morte.
HERMANN HESSE SIDDHARTA
Qui compose Klein, Wagner, L’ultima estate di Klingsor e Siddartha, “il poema indiano”.
Ebbe una seconda moglie dalla quale divorziò nel 1926.
Nel 1927 compose Il lupo della steppa che testimonia la crisi vissuta dallo scrittore nel suo 50 anno di vita.
Nel romanzo Narciso e Boccadoro, scritto nel 1930, si intravede l’amicizia col poeta Hugo Ball.
Nel 1931 si unì in matrimonio con Ninon Dolbin, che gli resterà affianco per il resto della vita; in questo periodo si affermò pure il nazionalsocialismo e la seconda guerra, avvenimenti vissuti con sofferenza da Hesse.
Nel 1932 scrisse Il pellegrinaggio in Oriente e da questo momento in poi si sforzò solo alla stesura de Il gioco delle perle di vetro, nel quale si legge il suo estremo messaggio di fiducia intorno alle sorti dell’umanesimo borghese.
Dopo essere stato insignito del premio Nobel per la letteratura nel 1946 compose ancora alcune opere, anche se di minor spessore, come Beschworungen (Incantesimi) e Stufen (Gradini).
Si spense a Montagnola il 9.8.1962 a causa di un’emorragia celebrale, dopo aver concluso, proprio la notte precedente, la poesia Scricchiolio di un rame spezzato.
HERMANN HESSE OPERE
Opere. Le maggiori opere di Hesse coincidono con l’incontro con la psicoanalisi e la prima guerra mondiale.
Si potrebbe affermare che Hesse abbia narrato una sola storia, la storia di scoperta e affermazione dell’identità.
Il personaggio hessiano è sempre un viandante incamminato verso le + riposte e rischiose contrade della propria interiorità.
In Hesse l’avventura, il pellegrinaggio e il viaggio sono le metafore centrali e il vagabondo inquieto e randagio rappresenta la sua figura poetica prediletta, spesso scisso tra genialità e follia.
Quindi in Hesse si trova il desiderio di superare l’angolo delle contraddizioni in nome di una superiore unità celata dietro le apparenze del molteplice.