Pharsalia di Lucano: analisi, stile e personaggi

Analisi, stile e personaggi dell'opera di Marco Anneo Lucano: Pharsalia (2 pagine formato doc)

Appunto di necatrix986

PHARSALIA DI LUCANO: ANALISI, STILE E PERSONAGGI

Lucano.

Pharsalia. Il proemio dell’opera di Lucano è caratterizzato dall’elogio a Nerone; sono inoltre denunciate le cause della guerra civile, e vi sono anche i ritratti di Cesare e Pompeo.
Fonti:
- Tito Livio
- Asinio Pollione. Sulle guerre civili impostazione filo-repubblicana.
- Seneca il Retore nonno di Lucano.
Le opere sono perdute, quindi non sappiamo con quanta fedeltà Lucano si accosti ai suoi modelli; in alcuni casi sono individuabili le chiare modificazioni e deformazioni dei fatti storici, che l’autore apporta in funzione delle sue esigenze artistiche: in qualche caso, per questo motivo, l’opera non può essere considerata del tutto attendibile.

PHARSALIA ANTI-ENEIDE

Lucano elimina completamente dal poema l’intervento delle divinità tradizionali: l’ira degli dei è l’elemento che muove le azioni dell’Iliade, dell’Odissea e dell’Eneide, e qui al contrario, sono del tutto assenti le riunioni degli dei.

La vicenda narrata è storica, ma i poemi epici antichi mescolano fatti divini e storia, quindi trasfigurano in termini mitici e letterari la storia di Roma: Lucano abolisce l’elemento mitologico, ma recupera il meraviglioso per mezzo di sogni, profezie e arti magiche. La sua è una posizione innovativa: già i contemporanei rimproverano a Lucano di aver prodotto un’opera dall’aspetto più storico che epico (Petronio).

PROEMIO PHARSALIA ANALISI

Nell’opera:
- rinuncia all’apparato mitologico
- prescinde dal tipico intreccio del poema tradizionale
- sceglie un tema nuovo rispetto alla tradizione precedente: molti latini avevano parlato di fatti storici (Nevio, Ennio, Cicerone, Virgilio, Livio), ma con l’intento di celebrare Roma e le sue grandi personalità. Lucano invece sceglie di narrare un evento funesto, racconta della caduta rovinosa della libertas repubblicana, che coincide con il termine della grande gloria di Roma. Il tema centrale è una sconfitta, non un trionfo ma una catastrofe: Lucano racconta gli eventi per condannare, non celebrare e l’unico autore cui si rifà è Sallustio.

Il poeta si rivolge ai cittadini, e sottolinea l’eccezionalità del conflitto perché coloro che combattono sono un suocero con il cognato: questo particolare rende la sfumatura delle tragedie, perché l’uomo qui racconta degli scontri all’interno della stessa famiglia. L’atmosfera è tragica, v’è un senso d’ineluttabilità, c’è la sensazione dell’impossibilità della salvezza. L’impressione di scelleratezza non è dissipata neanche dall’elogio di Nerone: nel proemio le guerre civili hanno permesso la fine della libertas. C’è da notare che il proemio non rispecchia il vero pensiero dell’autore.

Marco Anneo Lucano: biografia, opere e stile

PHARSALIA STILE

Gli argomenti del genere epico in questo caso, non possono essere elevati. Fra tutti gli episodi che si possono raccontare, viene trattata con frequenza la morte (amor mortis) che prende uno spazio più ampio di quello richiesto. C’è un gusto per il macabro che si ritrova anche in quest’autore.
La narrazione è selettiva, perché alle volte sono riassunte delle parti storicamente importanti, soffer-mandosi invece su eventi che hanno una particolare intensità drammatica. Lucano alle volte, fa sfoggio d’erudizione; i discorsi sono molto utilizzati. Egli interviene spesso a commentare, quindi in questo si nota l’impostazione soggettiva dell’opera.