Le Principali Opere: Italo Svevo
Appunti du Italo Svevo, la figura dell'inetto, la donna e l'amore, analisi di alcune opere "Una vita", "Senilità". (3 pagine formato doc)
LE PRINCIPALI OPERE LE PRINCIPALI OPERE: ITALO SVEVO
Una vita: scritto nel 1893, è il primo romanzo di Svevo con cui l'autore comincia a maturare una sua visione della vita e dell'uomo.
"Una vita" è un romanzo tardoverista che mette ben in evidenza la figura dell'inetto. Il protagonista è Alfonso Nitti, impiegato in banca, che vede le sue ambizioni sociali e letterarie frustrate dalla meschinità dell'ambiente di lavoro e dal ruolo subalterno a cui è condannato dalla nascita. Una breve relazione con Annetta, la figlia del principale, pare aprirgli prospettive diverse, ma nel momento in cui gli si presenta la possibilità di sposarsi, preferisce rinunciare per non andare in contro a troppe responsabilità. Tuttavia, non contento della sua scelta, alla fine del romanzo si suicida, andando in contro a quello che è il naturale destino dell'inetto. Alfonso mette inoltre ben in evidenza l'incapacità dell'uomo di conciliare i gesti esterni con i sentimenti interni, quindi c'è estraneità a qualsiasi gesto esteriore che abbia importanza per gli altri. Senilità: scritto nel 1897, la novità strutturale è più scoperta. Il protagonista è Emilio Brentani, un impiegato poco meno che quarantenne, anche lui sognatore con passate velleità letterarie, conosce una bella e procace popolana, Angiolina Zarri, che diventa la sua amante, coinvolgendolo anche sul piano sentimentale. Angiolina, creatura incolta e primitiva, bugiarda e istintiva, non si lascia condizionare da Emilio che ne vorrebbe elevare la condizione socio-culturale. Intanto la sorella del protagonista, Amalia, si innamora di Stefano Balli, amico di Emilio a cui era stato chiesto un consiglio riguardo Angiolina; Amalia, non contraccambiata rinuncia alle sue velleità e, dopo una malattia, muore. Anche Emilio, alla fine del romanzo, dopo la sua delusione amorosa, capisce di aver fallito nel campo più impegnativo della vita e, quindi, decide di continuare la sua vita in una condizione di Senilità, cioè di vecchiaia e di rinuncia all'amore e ai sentimenti; ciò testimonia la sua inettitudine e la sua malattia morale tipica dell'uomo del ' 900. La coscienza di Zeno: è del 1923 e con questo romanzo Svevo raggiunge la notorietà L'autore immagina che Zeno racconti la sua vita al dottor S per cercare di guarire dalla sua nevrosi e questo per dispetto, pubblichi le sue memorie nel momento in cui il protagonista decide di interrompere la terapia. La struttura è fatta di 8 parti: la prima è la prefazione e in essa Svevo immagina che il dottor S esprima le sue opinioni di disprezzo a riguardo del protagonista. La seconda parte è il preambolo in cui Zeno parla della sua malattia e dei motivi che lo hanno portato a frequentare il dottore S. Sia Zeno che il medico non sono affidabili, contribuiscono a peggiorarsi a vicenda e quindi il romanzo è affascinante perché è ambiguo e riesce a rappresentare la realtà nella sua complessità, evitando di far prevalere un punto di vista sull'altro. Seguono altri 5 capitoli che trattano