I promessi sposi-capitolo III
Analisi dettagliata di aggettivi,figure retoriche,personaggi e lessico.(formato txt) (0 pagine formato txt)
SCHEDA DEL LIBRO I PROMESSI SPOSI, CAPITOLO III Aggettivi - La quale angosciosamente lo ascoltava (pag.43).
- Non punto belle(pag.43). - Con un accento soave di scusa (pag.43). - La guardò con un atto di tenerezza mesta e rabbiosa(pag.44). - Tutt'e tre rimasero in silenzio, e in un abbattimento che faceva un tristo contrapposto alla pompa festiva de loro abiti. (pag.44). - Cima d'uomo (pag.45). - Per finir l'affare lodevolmente (pag.49). Figure retoriche - Metafora "Ho visto più d'uno ch'era più impicciato che un pulcin nella stoppa" pag.45. - Similitudine "Riunì le loro otto gambe come se facesse un mazzetto di fiori" pag.45. - Similitudine "Mentre il dottore mandava fuori tutte queste parole, Renzo lo stava guardando con un'attenzione estatica, come un materialone sta sulla piazza guardando al giocator di bussolotti, che, dopo essersi cacciata in bocca stoppa e stoppa e stoppa, ne cava nastro e nastro e nastro, che non finisce mai." pag.49. - Similitudine "Noi siamo come il mare, che riceve acqua da tutte le parti e la ridistribuisce su tutti i fiumi" pag.52. Personaggi Il dottor Azzecca-garbugli: Il dottore era alto, asciutto, pelato, col naso rosso e aveva una voglia di lampone sulla guancia. Il dottore era in veste da camera, cioè coperto d'una toga ormai consunta, che gli aveva servito, molti anni addietro, per perorare, ne giorni d'apparato, quando andava a Milano, per qualche causa d'importanza. Padre Cristoforo: Nessuno si pensi che quel Cristoforo fosse un frate di dozzina, una cosa da strapazzo. Era anzi un uomo di molta autorità, presso i suoi, e in tutto il contorno: ma tale era la condizione de cappuccini, che nulla pareva per loro troppo basso, ne troppo elevato. Andando per strada, poteva ugualmente abbattersi in un principe che gli baciasse riverentemente la punta del cordone, o in una brigata di ragazzacci che, fingendo d'essere alle mani tra loro, gl'inzaccherassero la barba di fango. Abstract Lucia racconta dei tormenti subiti da Don Rodrigo, e Agnese suggerisce a Renzo di andare dal dottor Azzecca-garbugli, uomo capace di tirar fuori chiunque da qualsiasi spiacevole situazione. Renzo va dall'Azzecca-garbugli soltanto che una volta spiegati i fatti, l'avvocato capisce il contrario e appena Renzo pronuncia il nome di Don Rodrigo, l'avvocato lo sbatte fuori. A casa di Lucia intanto arriva Fra Galdino a chiedere elemosina di noci, Lucia gliene dà molto, a patto che dicesse a padre Cristoforo di venire il prima possibile da lei. Lessico - pag.43 - cruccio - s. m. l sdegno, risentimento, ostilità d'animo l afflizione, pena, tormento. - pag.43 - filanda - luogo dove si fila qualsiasi fibra tessile. - pag.47 - staio - l recipiente di legno, dalla forma cilindrica, che può contenere una quantità di grano pari ad uno staio; loc. avv.: a staia, in gran quantità. - pag.47 - sciorinare - l riferito generalmente a dei panni lavati, stenderli all'aria perché si asciughino l riferito ad una serie o ad un insieme di cose, metterle in bella mo