Storia del teatro dall'antica Grecia ad oggi

Accuratissima riflessione sulla storia del teatro: significato, struttura, tragedie e commedie greche, Edipo re di Sofocle, Aulularia di Plauto, Macbeth di Shakespeare, Locandiera di Goldoni, Così è (se vi pare) di Pirandello (15 pagine formato doc)

Appunto di vic87

TEATRO STORIA

Il teatro.

Per molti secoli, prima che il cinema e la televisione entrassero a far parte della vita d'ogni uomo, il teatro era l’unica forma di spettacolo capace sia di divertire gli spettatori, sia di rappresentare i problemi e i sentimenti dell’animo umano.
Le prime rappresentazioni videro la luce nei teatri all’aperto dell’antica Grecia, dove ben tre tragedie e una commedia si susseguivano nell’arco di una giornata davanti ad un pubblico sempre numeroso ed attento.
Anche i romani amavano gli spettacoli teatrali e numerosi sono i resti d’antichi teatri che ancora oggi possiamo ammirare nella nostra penisola. La crisi dell’impero romano e le successive invasioni barbariche provocarono poi una brusca interruzione dell’attività teatrale che per molti secoli rimase limitata a sporadiche rappresentazioni religiose eseguite all’interno di chiese.
Contemporaneamente a queste erano gli spettacoli dei comici che, spostandosi con i loro carrozzoni, proponevano le loro commedie nelle piazze e nelle sale dei palazzi signorili.
Le commedie dei comici anticipano la straordinaria rinascita teatrale avvenuta nel Seicento in molti paesi europei. Nel Novecento, poi, il teatro verrà pian piano spodestato dal suo trono di protagonista dello spettacolo dalla venuta del cinema. Il teatro è in grado più d’altre forme artistiche di esprimere le tensioni, i sentimenti, i problemi dell’epoca in cui un’opera nasce. Conoscere il teatro leggendone i testi, ma soprattutto incontrandolo dal vivo, corrisponde, allora, ad andare più in profondità nella ricerca del significato della vita, a gustare il sapore della realtà.

Storia del teatro dalle origini ad oggi

TEATRO SIGNIFICATO

Che cos’è il teatro: La letteratura drammatica comprende tutte quelle opere in cui la storia non è raccontata, ma viene rappresentata dai personaggi che agiscono direttamente nella scena, imitando la realtà. Quando usiamo il termine teatro, però, ci riferiamo a più aspetti, che sono collegati tra loro, ma che è bene precisare e distinguere:
•    Si chiama teatro l’edificio, lo spazio, in cui si svolgono le rappresentazioni drammatiche, che varia secondo i luoghi e gli ambienti culturali e che si è trasformato e diversificato col passare dei secoli.
•    Il termine teatro indica poi gli spettacoli che si svolgono nello spazio teatrale. Lo spettacolo teatrale è composto non solo dalla rappresentazione scenica del testo scritto, ma anche da elementi non verbali, sia visivi, come la mimica, i gesti e i movimenti, l’organizzazione dello spazio, i costumi, la scena, le luci, sia uditivi, come le intonazioni della voce, le pause nel parlato, i rumori, la musica. Dello spettacolo fanno parte anche gli spettatori, i quali con la loro partecipazione, completano il circuito comunicativo che s’instaura con l’evento della rappresentazione.
•    Con teatro s’intende un genere letterario, che comprende l’insieme di testi destinati ad essere rappresentati e recitati.
Il teatro è costituito essenzialmente dalle parole pronunciate dagli attori e dai gesti che le accompagnano, mentre tutto ciò che potrebbe costituire materia di narrazione precedente o esterna oppure di commento agli eventi rappresentati viene eventualmente affidata a particolari accorgimenti, come il prologo e i cori, presenti costantemente nei testi classici.
Quindi, mentre nel genere narrativo, l’autore comunica con il lettore attraverso la mediazione di un narratore, nel genere drammatico si sviluppa un duplice livello di comunicazione:
•    Tra i personaggi che agiscono e comunicano tra loro sulla scena
•    Tra l’autore e il pubblico, che sono entrambi esterni alla scena: il primo trasmette al secondo il suo messaggio attraverso l’insieme della rappresentazione scenica.

STORIA DEL TEATRO GRECO

LA STORIA DEL TEATRO. Le prime manifestazioni teatrali, legate a riti e a cerimonie religiose, sono nate tra i gruppi sociali primitivi quando qualcuno si è servito del proprio corpo per comunicare qualcosa agli altri e ha cominciato prima a mimare, poi a danzare davanti al gruppo. In seguito il teatro è diventato un legame sociale, un mezzo di conoscenza e anche uno specchio della società in cui si realizza.
Antica Grecia: Le prime forme costituite d’attività teatrale si ebbero nell’antica Grecia, soprattutto ad Atene. Le rappresentazioni teatrali erano legate alle grandi feste sacre ed erano sentite come un momento importantissimo della vita sociale della polis; i teatri erano all’aperto, generalmente nelle vicinanze dei templi, con le gradinate di pietra che si adagiavano su un pendio naturale disposte a semicerchio intono ad una pedana circolare che fungeva da scena. Alle rappresentazioni partecipava tutto il popolo, pagando un biglietto d’ingresso d’entità modesta; gli spettatori prendevano posto sulle gradinate durante le ore del giorno (mai della notte) venivano rappresentate ogni volta opere di due autori, tra i quali il pubblico sceglieva il vincitore che veniva solennemente proclamato. Gli spettacoli erano allestiti a spese dello stato e dei cittadini più ricchi; venivano rappresentate opere scritte da grandi poeti: i più famosi sono Eschilo, Sofocle ed Euripide, che scrissero tragedie, e Aristofane, che scrisse commedie. Gli argomenti delle opere erano molto seri: prendevano le mosse dal materiale della tradizione mitica ed epica, e avevano lo scopo di proporre argomenti di riflessione e di maturazione dell’animo.

TEATRO STRUTTURA

Inizialmente rappresentati nell’agorà (la piazza centrale della città), con il V secolo gli spettatori vennero trasferiti nel teatro a semicerchio (theatron, luogo da cui si guarda). L’azione si svolgeva su una pedana circolare, l’orchestra, propriamente designata alle evoluzioni del coro, e su una struttura di fondo, la skené. Un piano superiore di questa, il theologhéion, “luogo da cui parla io dio”, veniva utilizzato quando il testo prevedeva l’intervento di figure divine. Due corridoi laterali davano accesso all’orchestra.
Nella sua forma definitiva, la tragedia prevedeva l’intervento di tre attori e di quindici coreuti (uno dei quali impersonava il corifeo, che dialogava con gli attori a nome del coro). Nella commedia i coreuti erano ventiquattro. Gli attori erano mascherati, riccamente abbigliati e nella tragedia indossavano alti calzari. Ciascun attore impersonava più parti, cambiando la maschera; le parti femminili erano interpretate da maschi. Intervenivano, all’occorrenza, comparse mute. Le maschere davano sia la possibilità ad un attore di interpretare più parti, sia amplificavano la voce permettendo un’acustica migliore.

IL TEATRO: SOFOCLE E EDIPO RE

SOFOCLEEDIPO RE. Autore: Nato ad Arene, Sofocle apparteneva a una ricca famiglia e ricoprì importanti cariche politiche.  Esordì come autore tragico partecipando a 28 anni agli agoni drammatici e riportando la vittoria, nonostante tra i contendenti vi fosse anche il grande Eschilo.  L’apprezzamento degli ateniesi non lo abbandonò mai e ottenne negli agoni 24 vittorie. Morì in tardissima età nel 405 a.C. delle circa 130 opere teatrali che gli vengono attribuite, a noi restano solo sette tragedie.