Sior Todero brontolon

Relazione sulla commedia "Sior Todero brontolon" di Carlo Goldoni. (2 pagine, formato word) (0 pagine formato doc)

Appunto di nemo0001
TODERO mercante vecchio Relazione sulla lettura di Sior Todero brontolon ed eventuale confronto con altre commedie di Goldoni lette In questa commedia, Goldoni, riprende un tema già affrontato precedentemente nella commedia “i Rusteghi”.
La commedia ruota attorno al personaggio del Sior Todero, un vecchio brontolone e avaro, che credendosi “paron” (padrone) della famiglia e di tutti i suoi servitori, pensa di aver il diritto di disporre della vita degli altri a proprio piacimento. Questo lo si può notare quando vuole far sposare sua nipote Zanetta con il figlio del suo agente oppure quando dice a suo figlio Pellegrin di non ascoltare la moglie Marcolina perché non ha alcun potere nella casa e quando costringe tutti i servitori a non chiamare nessuno con il termine “paron” se non solo lui. Todero ha una nipote, Zanetta, che i genitori (o per meglio dire, la mamma Marcolina) vorrebbero veder sposata con Meneghetto, un giovane ricco cugino di Fortunata, una vedova amica di Marcolina.
Il nonno, pur di non perdere la dote che deve dare alla nipote, la promette in sposa a Nicoletto, un giovane poco furbo, figlio del suo agente Desiderio. La commedia termina con il matrimonio di Cecilia e Nicoletto, e con quello di Zanetta e Meneghetto; il matrimonio tra la figlia di Marcolina e Meneghetto riesce grazie all'aiuto di Fortunata. Il tema della commedia è indubbiamente il matrimonio combinato che era solito tra le famiglie del Settecento, naturalmente con una forte caricatura sul carattere dei personaggi, ma c'è anche un altro tema, cioè quello della nuova generazione che avanza. Todero infatti crede di essere eterno grazie a quell'egocentrismo che gli ha permesso di accumulare roba creandosi l'illusione di possedere una forza sovrumana che gli permette di poter gestire in autonomia e con piena autorità la vita dei suoi familiari, ma non ha fatto i conti con una forza che si oppone al suo sottomettere gli altri pensano di avere in mano il mondo, questa figura della nuova generazione è rappresentata da Meneghetto che è l'esatto contrario di Todero, il vecchio infatti si impone con la forza del denaro e della superbia, mentre il giovane Meneghetto, che è ugualmente ricco e di buona famiglia, si impone con la forza della mente e della parola, si esprime gentilmente e ha modi raffinati, è sensibile e calmo, mentre Todero perde la pazienza ad ogni cosa. Come già detto, Todero è un vecchio avaro, dispotico, superbo e ostinato, pensa che tutti gli altri siano cattivi perché in qualche modo, ognuno vuole appropriarsi del suo denaro. Todero non riesce a notare i suoi difetti e trova una giustificazione ad ogni suo capriccio, ad esempio alla sua ostinazione di veder sposata la nipote con chi vuole lui, trova la scusa di rispettare i patti con il suo agente Desiderio. Marcolina è la persona che più spicca nella commedia, come spiegato anche in classe rappresenta il nuovo ruolo della donna nella società. Come tutte le madri, Marcoli