La stregoneria nel Medioevo: storia e magia
Tesina approfondita sulla stregoneria medievale e sulla condizione della donna-streghe (4 pagine formato doc)
LA STREGONERIA NEL MEDIOEVO
Magia e stregoneria nell’alto medioevo sono fenomeni legati alla sopravvivenza di mentalità arcaica ed alla persistenza dei residui di paganesimo: in entrambe i casi si tratta di fatti legati soprattutto al mondo della vita di campagna ma con il secolo XI se la vita del medioevo rimane in gran parte legata al mondo agrario,la luce della tensione storica passa dalla campagna alla città.
Come per i fenomeni ereticali e per i problemi legati alla povertà, così anche per magia e stregoneria
l’attenzione passa alla città e al mondo cittadino dove certamente non sono mancati ricorsi all’indovina e alla fattucchiera ma sono più urgenti i problemi e le esigenze connessi alla realtà religiosa e a quella socio-economica che i rapporti tra varie classi fanno sorgere.
STORIA DELLE STREGHE NEL MEDIOEVO
Nel 1231 Gregorio IX istituisce il tribunale della Santa inquisizione, dipendente direttamente da Roma , che si occuperà di condannare,punire e correggere le eresie e gli eretici cioè coloro che vengono colti in aperto dissenso non solo con le dottrine della Chiesa cattolica ma anche con l’idea del Papa come autorità e la gerarchia.Tra le “reti” dell’inquisizione ,oltre alle sette come i flagellanti e i valdesi,finirono personaggi illustri come Giordano Bruno.
Piu tardi,nel 1484,Innocenzo VIII promulga la bolla Summis desiderantes affectibus incaricando Heinrich Institor e Jakob Sprenger di condannare e punire ,ma non senza una compassionevole comprensione e indulgenza, i “peccatori” , di aiutarli a uscire dalle loro superstizioni e di accostarli a Dio.
SUPERSTIZIONI E MAGIA NEL MEDIOEVO
Da questo scritto è possibile comprendere come magia e stregoneria siano connesse alla presenza del demoniaco,e come per vari aspetti ne costituiscano una manifestazione , e come il corpus christianum non possa accettare tale punto di vista e debba respingerlo.
.Ma quello che suscita piu interesse è il notare come emerga in questo contesto,con sempre maggior rilievo,il ruolo della donna che comincia a diventare la protagonista di questa realtà:essa viene legata al mondo diabolico anche se non si può ancora precisare il senso e il valore di tale legame.Nascono poi da qui una serie di fantasie demoniache e ossessivamente lubriche che vedono le donne
legate sessualmente ai demoni che si impossessano dei loro corpi e delle loro anime attraverso il rapporto sessuale.
Contemporaneamente la donna viene come respinta ai margini della società religiosa in una ristrettezza di movimento spirituale alla quale si adatta difficilmente infatti si può notare una vivace ripresa della spiritualità femminile,dalle forme ortodosse a quelle ereticali.
Il desiderio di una piu vicina e completa unione con Dio può sembrare indizio di una inquietudine religiosa che nelle sue manifestazioni eterodosse raggiunge il demoniaco.
La caccia alle streghe: appunti
MEDIOEVO DONNE STREGHE
Contro questa inquietudine riprende vita un antifemminismo in cui si rapprendono gli antichi elementi di accusa contro Eva,colpevole dell’errore di Adamo, e una serie di aneddoti e racconti che illustrano la furbizia maligna femminile e la debolezza fisica e psicologica delle donne.
Incominciano lentamente la lotta e la caccia alle streghe che furono ben piu profonde e laceranti di quanto non appaiano a prima vista:di qui la tragedia dei processi alle streghe in cui un crudele circolo vizioso si venne instaurando tra gli inquisitori che credevano nella diabolicità delle streghe e le streghe che credevano nella propria diabolicità.