Vicina agli occhi di Pasolini: parafrasi e commento
Parafrasi e commento della poesia scritta da Pier Paolo Pasolini, Vicina agli occhi (1 pagine formato doc)
VICINA AGLI OCCHI: PARAFRASI
Vicina agli occhi di P.P.Pasolini.
Parafrasi. Vicina agli occhi e ai capelli spettinati che cadono so pra la fronte, tu lampada distratta illumini tutte le mie carte di rosso. Ragazza lavoravo con ardore fino a notte con il tuo pallido chiarore, ed era difficile sentire il vento e gli isolati grilli. Allora, i parenti dormivano nelle stanze senza il peso di tristi ricordi mentre il fratello era disteso oltre un sottile muro. Ora dove il fratello mori’ dopo la seconda guerra mondiale , ci sei tu, rossa luce, non parli, pero’ illumini e il grillo sospira per le campagna inanimate; mi madre invece si pettina allo specchio, un’ usanza antica, antica come la tua luce, e pensa al figlioletto morto.Pier Paolo Pasolini: biografia, poesie e pensiero
VICINA AGLI OCCHI: COMMENTO
Commento.
L’autore e’ Pier Paolo Pasolini. Nacque a bologna nel 1922 e mori’ a roma 1975. Trascorse l’ infanzia in friuli e imparando il dialetto comincio’ a scrivere poesie. Fu insegnante in una scuola statale e fu addirittura un regista. Il brano parla di un semplicissimo oggetto: la lampada, racconta tutti gli episodi, sia belli, che brutti che ha vissuto quest’oggetto. Dal titolo sembrerebbe una poesia di tutt’altro genere mentre leggendola si puo’ capire il significato profondo che vuole esprimere il poeta. Il brano non e’ diviso in strofe ma presenta: scavalcamenti, alliterazioni e similitudini. Secondo me esprime le sensazioni provate da un misero oggetto, facendo finta che questo abbia un cervello e un cuore per provare emozioni. A dire la verita’ non e’ stata molto semplice la comprensione del testo, poiche’ ingarbugliato di un alternarsi di situazioni.