"Il monaco"

Appunto di riassunto del romanzo «Il monaco» di Lewis con sottolineatura della dimensione delle linee temporali.(file .doc, 1 pag) (0 pagine formato doc)

“La monaca insanguinata”- «Il monaco» di Lewis “La monaca insanguinata”- «Il monaco» di Lewis Il romanzo di Lewis, «Il monaco», rientra nel filone pre-romantico del romanzo gotico, infatti, ne presenta tutte le caratteristiche: la storia narrata è tragica e propone una fabula molto intricata; v'è la presenza di esseri misteriosi, in questo caso di un fantasma; i luoghi sono quelli tipici di un paesaggio nordico così come l'ambiente e le condizioni atmosferiche; la trama è quella tipica di questa tendenza, infatti, come, ad esempio, nel romanzo di Ann Radcliff, «L'italiano», viene narrata la storia di un amore contrastato, impossibile.
Prendendo in esame le coordinate spazio-temporali, il romanzo si presenta molto dettagliato e preciso, infatti, vengono citate città della Germania e, per quanto riguarda il tempo, sono indicate le ore in cui gli eventi si svolgono.
La storia è ambientata essenzialmente nelle ore notturne e il luogo in cui essa si svolge, nella prima parte, è un castello isolato situato sulle pendici di una collina. In generale, comunque, il paesaggio è nordico con caverne, rupi, fossi, precipizi e via di seguito e condizioni atmosferiche essenzialmente cupe, nuvolose e tempestose. La descrizione del castello ricorda, per molti aspetti, la figura del rudere perché, come il narratore dica, ci sono: «antiche torri […]», una «abbandonata torretta orientale», le porte, le finestre e il cancello sono descritti come pesanti e massicci, cigolanti e «sconnessi dai propri telai»; il modello cui si fa riferimento è chiaramente quello del castello gotico. Il castello ha un «aspetto impressionante e pittoresco», il che ricorda la categoria estetica del sublime, tipica dell'età pre-romantica, che Burke, uno studioso inglese, definisce come «qualcosa capace di suscitare nel lettore, stati d'animo contrastanti», riconducibile alla soggettività e quindi molto più affascinante del «bello ideale». Un altro esempio di sublime è presente nell'espressione «sorpresa e disperazione», ossia quando Raymond, il protagonista, viene a conoscenza del fatto che Agnes, la sua amata, non è stata né vista né poi trovata dai contadini della città in cui la carrozza, sulla quale i due viaggiavano, si era distrutta. L'aspetto assunto dal maniero nella notte, con i suoi «maestosi bastioni ricoperti d'edera» e le nubi nel cielo suscitano in Raymond «un senso di malinconico sgomento»; questo rapporto di empatia tra personaggio e ambiente, definito sensiblerie, costituisce un altro elemento tipico del romanzo gotico. Nel testo è rintracciabile un altro esempio di sensiblerie quando i due amanti fuggono dal castello, in cui il rapporto, però, è triplice poiché in un primo momento alla letizia di Raymond corrisponde un'andatura della carrozza più moderata e, a livello atmosferico, una notte stellata con poche nubi; in un secondo momento, invece, alla preoccupazione del protagonista, causata dallo svenimento di Agnes, corrisponde un'andatura m