Il sistema periodico
Relazione sul libro di Primo Levi: la struttura, la scrittura e il nemico perfetto. (3 pag-formato word) (0 pagine formato doc)
Untitled IL SISTEMA PERIODICO di P.
Levi Pubblicato nel 1975 IL LIBRO.Questo libro ?tato scritto da Levi dopo 30 anni dal ritorno da Auschwitz, quando, dopo aver raccontato l' accaduto di quegli anni nei suoi primi libri, spinto dal successo ottenuto con quelli, decide di raccontare qualcosa della sua vita, e di quando aveva esercitato il suo mestiere, quello del chimico. Infatti d?l suo libro il titiolo "Il sistema periodico" con chiara allusione al sistema di classificazione degli elementi chimici elaborato nel 1869 da Mendeleev, base della chimica moderna. LA STRUTTURA."Il sistema periodico" ?iviso in 21 capitoli, ognuno di quali ha il nome di un elemento chimico, e ognuno dei quali racconta un episodio preciso della sua vita che riguarda in qualche modo l' elemento che d?l nome al capitolo. Il libro ha una struttura a cornice, e la cornice ?ppunto la chimica, con tutti i suoi elementi, chimica a cui Levi deve molto, infatti ?razie ad essa se si ?alvato dalla strage degli ebrei durante la seconda guerra mondiale, lavorando come chimico al campo di concentramento di Auschwitz. Pi?meno tutti i capitoli del libro riguardano situazioni di vita quotidiana o situazioni di lavoro nelle quali allo scrittore ?apitato di dover avere a che fare con un determinato elemento, che appunto d?ome al capitolo. Ci sono solo tre casi in cui non ?os?ed in due di questi (piombo e mercurio) Levi ci fa subito capire che sta trattando un caso particolare, infatti fa stampare quei due capitoli che non hanno niente a che fare con la sua vita, ma che sono racconti scritti da lui mentre lavorava ad una cava di nichel in un carattere diverso da tutto il resto del libro, usando una tecnica molto in voga oggi e di cui lui ?tato un po' il predecessore. L' altro capitolo un po' fuori da quelli che sono i canoni del libro ?' ultimo, quello che ha titolo "Carbonio", nel quale Levi racconta la storia di un atomo di quel cos?omune elemento chimico. Anche in questo caso lo scrittore ci anticipa che l' argomento che tratter?n quel capitolo sar?iverso dagli altri, scrivendolo espressamente in un passo del libro stesso. La cornice che Levi usa come sottofondo, come scusa per raccontarci, come scrive nel sottotitolo, i guai passati, ?unque la chimica. LA MATERIA COME ANTAGONISTA. Nelle sue avventure da chimico la materia prima ?pesso vista come antagonista di un Levi che, per riuscire a soddisfare un obiettivo che si pone o che gli impone di raggiungere il datore di lavoro, deve sottoporsi a dure sfide contro di essa, a volte con esiti positivi (ad es. nel capitolo "Cromo", dove lo scrittore riporta un suo successo, quello di riuscire a recuperare delle grandi quantit?i vernice impolmonita, cio?nutilizzabile), a volte (vedi capitolo "Azoto", dove il chimico abbandona il campo sconfitto da un rossetto che sbavava, e che non ne voleva sapere di farsi correggere quel suo difetto non da poco) dovendo lasciare perdere ci?cui stava lavorando. Posso citare alcuni esempi: - nel capitolo "Pota