Letteratura inglese

L'appunto tratta della letteratura inglese dalle origini al Romanticismo. (97pg. file.doc) (0 pagine formato doc)

Appunto di dolphin
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IL PERIODO ANGLO - SASSONE (450-1066) 1.1. Quadro storico. Nel 55-54 a.C. l'Inghilterra, abitata da popolazioni celtiche, venne invasa dai romani di Giulio Cesare, che insieme a quella del 43 a.C. dell'imperatore Claudio, trasformarono il Sud della Britannia in un paese latino - celtico, in cui la romanizzazione fu profonda e toccò campi diversi, come la lingua, l'architettura, l'ingegneria, l'artigianato, il sistema stradale e la topografia della città (belle città, grandi vie di comunicazione, ponti e acquedotti). Nel 410 d.C. le legioni romane lasciarono per sempre l'isola per rientrare in patria e difendere le frontiere minacciate dai Visigoti di Alarico. Perciò nel V e Vi secolo, l'Inghilterra divenne oggetto di incursioni e ben presto gli Angli, i Sassoni e gli Iuti invasero il paese indifeso.
I nuovi conquistatori non si stabilirono nelle città romane, che lasciarono abbandonate. Gli Iuti si stabilirono nel sud - est (Kent), i Sassoni occuparono tutto il sud, e gli Angli si insediarono sulla costa orientale espandendosi poi nel centro e nel nord dell'isola. Sono organizzati per bande e tribù e l'Inghilterra risultava suddivisa in tanti regni: Wessex e Kent nel sud, Northumbria nel nord (sud della Scozia), e Mercia nella Midlands. Di religione pagana, questi popoli veneravano gli dei teutonici (Thor, Odin). Nel 597, il Papa Gregorio inviò un monaco, Agostino nel Kent, col compito do diffondere la fede cristiana. Il re e con lui i suoi nobili e la gente comune si convertirono al Cristianesimo. Intorno al 787 nuove incursioni iniziarono sulle coste orientali dell'isola, da parte dei vichinghi di Danimarca (danesi). Questi guerrieri portarono desolazione e morte: i nuovi conquistatori invasero l'Inghilterra e saccheggiarono la Northumbria, distruggendo i monasteri e con essi i preziosi libri che racchiudevano la primitiva letteratura di quel popolo. Nell'878 Alfredo, re di Wessex, riuscì a raccogliere le forze sufficienti per sconfiggere i Danesi e costringerli a ritirarsi verso nord. Ma anche questa pace fu di breve durata e attorno al 975 nuove incursioni scandinave, che spesso divenivano vere e proprie invasioni, continuarono a devastare l'isola. Ricominciarono così le lotte tra sassoni e danesi, che si mitigarono solo con l'elezione di Edward the Confessor (così chiamato per la sua religiosità) a sovrano di entrambi i popoli. Edward intendeva lasciare il regno in eredità a Guglielmo, duca di Normandia. La Normandia era abitata da discendenti di quegli invasori danesi che, dopo l'Inghilterra, avevano conquistato il Nord della Francia e nel corso degli anni si erano amalgamati con la popolazione locale, assorbendone l'amore per la cultura e il vivere raffinato. La loro cultura e la loro lingua erano state largamente influenzate dal tardo Impero carolingio. I Sassoni non accettarono la decisione di Edward e alla sua morte elessero sovrano Aroldo. Così nel 1066 i Normanni, guidati da Guglielmo il Conquistatore, sbarcarono in Inghilterra