Pirandello e Moravia

Analisi linguistica e stilistica delle opere dei due autori novecenteschi (3 pagine formato doc)

Appunto di idacirillo84
Secondo alcuni critici esiste un modo allegorico della scrittura novecentesca.

Pirandello ci offre l'occasione di parlare dell'allegoria moderna ( anche se poi ritorneremo sulla questione con la Commedia di Dante visto che a partire da Auerbach problema centrale è divenuto prorio il capire cos' è un'allegoria o cosa sono i sensi della scrittura, ecc.
).


Analizzeremo ora alcuni passi degli Indifferenti di Moravia.

Ieri abbiamo parlato della soluzione di Pirandello considerata, a partire da Contini, una soluzione grigia, neutra ( aggettivi che per il critico avevano un' accezione negativa ) e abbiamo visto come questa definizione è stata progressivamente modificata da alcuni e confermata da altri: per es. Biagi e Testa sottolineano che questo ritegno linguistico di Pirandello ha un perché storico e che in ogni caso si tratta una soluzione media che mira a riprodurre tratti generici di parlato evitando le punte più alte sia in senso letterario che regionale; quindi si tratta di una soluzione centripeta e non centrifuga: non è che non siano presenti forme letterarie o sicilianismi o dialettalismi di altre aree, è solo che questi elementi non sono mai fatti convivere al punto di creare un ‘ pastiche ' ( pasticcio ) linguistico ma tutto è tenuto dentro una medietà.

Esiste una continuità tra la soluzione di Pirandello e quella di Moravia confermata proprio dalla stroncatura di Contini che parla per gli Indifferenti di Moravia di una grigia e neutra koinè di capitale e di una lingua di grado zero quale quella di un Pirandello ( per il quale aveva parlato di koinè romana ) depauperato della gesticolazione.

Per poter comprendere il senso di questa scelta linguistica è opportuno capire perché Moravia opta per essa e quindi andare a vedere di cosa parla il romanzo e qual'è il senso di questa soluzione linguistica in rapporto al sistema dei personaggi e al tipo di rappresentazione dell'ambiente borghese.

Innanzitutto possiamo dire che non è un caso che queste soluzioni grigie di medietà linguistica avvengano laddove gli scrittori rappresentano la capitale dove il processo di unificazione linguistica era più forte ( tant' è che i dialettologi, conducendovi alcune inchieste, faticarono a farsi tradurre un testo in romanesco verace perché la Capitale sembrava andare, in maniera precoce, rispetto alle altre aree, verso queste soluzione di italianità e medietà linguistica ) né è un caso che le soluzioni medie siano possibili soprattutto nella rappresentazione del mondo borghese.

Gli Indifferenti sono dunque ambientati nell' ambiente borghese della capitale.

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