"Le lingua dei segni" di Russo Cadorno e Volterra
Riassunto del testo (23 pagine formato doc)
RIASSUNTO del testo “LE LINGUE DEI SEGNI”
Autori: Tommaso Russo Cardona e Virginia Volterra
CAPITOLO 1 – La storia delle lingue dei segni
La sordità: una condizione biologica e socioculturale
• La sordità è una patologia che colpisce il senso attraverso il quale normalmente si entra, appena nati, in contatto comunicativo con gli altri.
• Quindi la sordità colpisce l’individuo non solo sul piano fisico, ma prevalentemente sul piano della dimensione interazionale e quindi anche su quello dell’apprendimento.
• Le persone sorde hanno una tendenza naturale a sviluppare una forma di comunicazione visivo-gestuale per ricostruire delle forme di socialità.
Prime osservazioni storiche sulla comunicazione delle persone sorde
• Le diverse forme di comunicazione in segni rappresentano delle vere e proprie lingue che permettono ai sordi di vivere la loro diversità come un “diverso” tipo di identità.
• Nell’antichità classica, Platone (nel dialogo “Cratilo”) ammette che la comunicazione gestuale è una forma naturale di espressione che si fonda sull’imitazione e sulla raffigurazione.
• Aristotele si rese conto che le persone sorde dalla nascita sono anche mute, non perché abbiano problemi agli organi articolatori, ma perché non possono ascoltare.
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Autori: Tommaso Russo Cardona e Virginia Volterra
CAPITOLO 1 – La storia delle lingue dei segni
La sordità: una condizione biologica e socioculturale
• La sordità è una patologia che colpisce il senso attraverso il quale normalmente si entra, appena nati, in contatto comunicativo con gli altri.
• Quindi la sordità colpisce l’individuo non solo sul piano fisico, ma prevalentemente sul piano della dimensione interazionale e quindi anche su quello dell’apprendimento.
• Le persone sorde hanno una tendenza naturale a sviluppare una forma di comunicazione visivo-gestuale per ricostruire delle forme di socialità.
Prime osservazioni storiche sulla comunicazione delle persone sorde
• Le diverse forme di comunicazione in segni rappresentano delle vere e proprie lingue che permettono ai sordi di vivere la loro diversità come un “diverso” tipo di identità.
• Nell’antichità classica, Platone (nel dialogo “Cratilo”) ammette che la comunicazione gestuale è una forma naturale di espressione che si fonda sull’imitazione e sulla raffigurazione.
• Aristotele si rese conto che le persone sorde dalla nascita sono anche mute, non perché abbiano problemi agli organi articolatori, ma perché non possono ascoltare.
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