Impronta definitiva e boxaggio

I passaggi odontoiatrici che portano al boxaggio dell'impronta definitiva(formato word pg 4) (0 pagine formato doc)

Appunto di unical80
4 IMPRONTA DEFINITIVA Controllo in bocca del P.I.I.
Viene provato per controllare se causa dolori al paziente e se bascula. In questi casi l'attenta osservazione, diretta o per mezzo di paste indicatrici, mostrerà dove scaricare il P.I.I. A bocca aperta, stirando moderatamente le guance, le labbra, i frenuli, facendo fuoriuscire moderatamente la lingua in avanti a destra e sinistra, si controlla se il P.I.I. non sia sovraesteso, altrimenti lo si accorcia con una fresa di acciaio per resine, rendendo ancora ben liscio e arrotondato il punto ritoccato. Poi si controlla se il P.I.I. è stabile: all'apertura e chiusura della bocca il superiore non deve cadere così come non si deve sollevare l'inferiore.
Solo a questo punto si controlla se il P.I.I. ha tenuta alla trazione verticale e al ribaltamento. Se invece il P.I.I. è stabile, ma non ha tenuta, due possono essere i motivi: Il bordo non va al di là del “limite d'azione” vale a dire è sottoesteso in qualche zona o anche lungo tutto il suo percorso. Il bordo è esteso in maniera corretta, ma non chiude in qualche zona a causa di un sottosquadro In questi casi si deve individuare la “falla” realizzando nella zona incriminata il cosiddetto “bordaggio”. Se si è bordato con esattezza la zona fallosa si otterrà, con questo bordaggio parziale, la tenuta desiderata. A volte però si deve arrivare al bordaggio totale. Bordaggio Va compiuto a settori. Le zone che più frequentemente necessitano di bordaggio sono: nel superiore la zona del recesso vestibolare (zona tuber), nell'inferiore la zona sublinguale e poi la milojoidea. Tecnica del bordaggio Tra i vari materiali, quella più usata è la pasta termoplastica in bastoncini (la Kerr grigia rammollisce a soli 55°C), che ha il vantaggio di diventare, una volta indurita, indeformabile. Sono indispensabili la torcia ad alcool di Harnau o torce a gas e una pentola termostatica che mantenga l'acqua ad una temperatura costante di 60°C. si scalda il bastoncino di pasta alla fiamma e si depone la quantità voluta nella zona da bordare. con la torcia di Hanau si scalda la pasta deposta sul cucchiaio. si immerge rapidamente il cucchiaio nella pentola. lo si introduce in bocca. Modalità del bordaggio Superiore: prima si realizza il bordaggio di fianco a un tuber e poi all'altro. Nel bordare questa zona è bene sempre far eseguire i massimi movimenti di lateralità alla mandibola finché la pasta Keer è ancora molle.Una protesi con bordo troppo spesso in corrispondenza dei tuber potrebbe essere dislocata proprio dal processo coronide dei movimenti di lateralità. Inferiore: se non c'è tenuta di borda per prima la zona sublinguale. Controllare prima con lo specchietto l'entità dello spazio tra bordo protesico e pavimento. Badare che con il bordaggio non vengano coperte le caruncole, bordare le zone milojoidee ed eventualmente anche attorno ai tritoni. Se è necessario bordare il lato vestibolare. Durante il bordaggio superiore e inferiore è ben