Tessuti di origine mesenchimale
Principali tessuti di origine mesenchimale e loro caratteristiche.(5 pagg. formato word) (0 pagine formato doc)
TESSUTI DI ORIGINE MESENCHIMALE TESSUTI DI ORIGINE MESENCHIMALE (CONNETTIVO) I tessuti di origine mesenchimale differiscono notevolmente da quelli epiteliali perché contengono un'abbondante matrice extracellulare, in cui le cellule sono disperse.
Tali tessuti sono caratterizzati da un marcato polimorfismo e dal fatto che derivano tutti dal mesenchima, tessuto embrionale di origine prevalentemente mesodermica, ma che deriva anche, in misura minore, dall'ectoderma e dal mesoderma. Le cellule mesenchimali sono cellule di forma stellata, provviste di lunghi prolungamenti citoplasmatici, che si ramificano e si mettono in rapporto con quelli delle cellule contigue. Inoltre presentano movimenti ameboidi e vanno a disporsi fra i primitivi strati (epitelio simili) dell'embrione, dando così origine al mesenchima, che riempie gli spazi esistenti tra gli altri tessuti e penetra all'interno degli abbozzi degli organo con funzione di sostegno. I tessuti di origine mesenchimale possono essere classificati in: TESSUTI CONNETTIVI PROPRIAMENTE DETTI: sono il tessuto connettivo mucoso, il connettivo fibrillare mucoso, il connettivo fibrillare lasso, il connettivo fibrillare denso, i tessuti reticolari (elastico e adiposo). TESSUTI CONNETTIVALI DI SOSTEGNO: sono il tessuto cartilagineo e quello osseo. TESSUTI CONNETTIVALI A FUNZIONE TROFICA: sono il sangue e la linfa. I tessuti connettivi appaiono sostanzialmente diversi tra loro, anche se vi sono numerose affinità dovute al fatto che in epoche successive della morfogenesi essi si sostituiscono l'uno con l'altro (cartilagine e osso). I tessuti connettivi risultano costituiti da una componente cellulare comprendente vari tipi di cellule, ospitata in una matrice acellulare complessa. Questa, denominata matrice extracellulare o sostanza fondamentale è a sua volta costituita da una componente amorfa e da una fibrillare. La prima risulta composta da complessi molecolari largamente idratabili, in grado di sopportare assai bene forze di tipo pressorio. Il tessuto connettivo è capace quindi di sostenere gli altri tessuti proprio grazie alla sua matrice extracellulare. Nel contesto di un tessuto connettivo, quindi, sono sempre identificabili: UNA MATRICE EXTRACELLULARE a sua volta costituita da: Una matrice di materiale amorfo, detta anche sostanza fondamentale, costituita da macromolecole fortemente eterogenee a seconda del tipo di tessuto. Una componente fibrillare, costituita da macromolecole variamente sovrapposte organizzate in strutture sovramolecolari filamentose. UNA COMPONENTE CELLUARE in grado di sintetizzare la matrice extracellulare e di garantirne il ricambio. La componente cellulare è a sua volta suddivisa in: Una componente cellulare autoctona, costituita da cellule che traggono la loro origine nel connettivo stesso, svolgendo importanti funzioni, tra le quali un insieme di attività difensive, finalizzate alla protezione del tessuto stesso. Una componente cellulare non autoctona, cioè che non origina dai conn