Giuseppe Verdi: opere principali
Riassunto della vita e opere principali del compositore italiano dell'800 e autore di melodrammi, Giuseppe Verdi (3 pagine formato doc)
GIUSEPPE VERDI: OPERE PRINCIPALI
Giuseppe Verdi (Roncole di Busseto, oggi Roncole Verdi (PR), 10 ottobre 1813 - Milano 27 gennaio 1901) è stato uno dei massimi compositori italiani dell'Ottocento, autore di melodrammi che fanno parte del repertorio operistico dei teatri di tutto il mondo.Giuseppe Verdi: vita e opere
GIUSEPPE VERDI: VITA
La biografia. Peppino - come veniva chiamato affettuosamente - era nato con il nome di Giuseppe Fortunino Francesco da Carlo Verdi, oste, e Luigia Uttini, filatrice, a Roncole (che oggi porta il suo nome: Roncole Verdi), piccola frazione di Busseto dell'allora Stato di Parma governato dalla Francia.
Si avvicinò giovanissimo alla musica, incoraggiato dal padre che gli aveva acquistato una vecchia spinetta dove apprendere i primi rudimenti.
Le prime lezioni di musica, Verdi le aveva ricevute dall'organista della chiesa del suo paese don Pietro Baistrocchi; ancora adolescente, grazie all'interessamento di Antonio Barezzi (di professione droghiere e suo nume tutelare, di cui sposerà nel 1836 la figlia Margherita), venne mandato a Busseto, la località più vicina alle Roncole, per frequentare il ginnasio; intanto studiava musica dal maestro Ferdinando Provesi, direttore della Società Filarmonica. Nel 1828 compose una sinfonia ispirata a quella de Il barbiere di Siviglia di Rossini.Passarono alcuni anni e una grande delusione lo aspettava. Infatti, per essere troppo avanti cogli anni, Verdi non poté essere ammesso al Conservatorio di Milano; così ripiegò sulle lezioni private del maestro al cembalo del Teatro La Scala, Vincenzo Lavigna, che era anche professore di solfeggio del Conservatorio.
Ottenuto nel 1838 un contratto con la casa di edizioni musicali Ricordi, Verdi esordì come compositore di opere l'anno successivo con esiti contrastanti.
GIUSEPPE VERDI: RIASSUNTO
L'impresario della Scala, Bartolomeo Merelli, dopo il successo ottenuto il 17 novembre 1839 al debutto (l' Oberto, conte di San Bonifacio, revisione di un precedente lavoro del 1837, il Rocester), gli commissionò altre due opere. La prima, andata in scena il 5 settembre 1840, era il melodramma giocoso Un giorno di regno e fu duramente fischiata, al punto che non ebbe neppure una replica; l'altra era un'opera su libretto di Temistocle Solera: Nabucodonosor (nota come Nabucco): sarà questa, il 9 marzo 1842, a decretare il trionfo di Giuseppe Verdi.
Fu l'inizio di una folgorante e lunga carriera. Per oltre dieci anni Verdi scrisse in media un'opera all'anno, durante quelli che egli stesso definì i suoi anni di galera, nei quali era costretto a comporre per campare. Non tutti questi lavori godono oggi di una particolare fortuna critica, ma quando la musica zoppica, non manca comunque il senso del teatro.