Storia della musica occidentale. Volumi 2 e 3
Excursus sulla storia della musica, dai primi compositori ai nostri giorni (65 pagine formato docx)
Presso i letterati del Cinquecento viveva il sogno del perfetto cortigiano, un uomo di potere di origini nobili che doveva unire alle conoscenze politiche e militari anche le competenze artistiche e letterarie assieme all’esercizio delle qualità umane.
Il blasone gentilizio imponeva a chi se ne fregiava di coltivare la musica anche in prima persona: il canto di madrigali sembrava realizzare questi ideali nel suo tessuto polifonico.
Il Seicento si incaricò di rimuovere queste illusioni poiché il potere andava a coagularsi in regimi assoluti e la musica retrocesse a semplice bene d’uso, mezzo per celebrare i fasti e propagandare l’ideologia-l’aristocratico cessava di praticare la musica in proprio, servendosi solo di salariati e inaugurando una separazione tra musicisti e pubblico.
Parallelamente anche la musica avvertiva nuove esigenze, prima tra tutte quella di un nuovo tipo di tessuto musicale: la monodia con basso continuo, che soppiantò lo stile polifonico poiché più adatta ad esprimere il contenuto emozionale dato che la musica voleva porsi al servizio della parola; inoltre l’effetto della musica monodica veniva potenziato dal nuovo stile concertante, che univa insieme voci e strumenti.
Andò così a disgregarsi l’ideale sonoro di unitarietà e compattezza timbrica tipico del Rinascimento.
Vi era inoltre l’esigenza, dei committenti, di rappresentazione della musica, ovvero la tendenza ad essere spettatori di vicende teatrali rappresentate in musica nascita della categoria del pubblico assieme alla separazione tra musicisti e spettatori.
Il fine della nuova musica monodica era quello del muovere gli affetti degli ascoltatori, ovvero una passione, una musica che esercitava il suo potere sull’animo umanonell’epoca Barocca questa ricerca divenne consapevole sia nei musicisti che nel pubblico; i musicisti, di basso rango, erano chiamati a corte per eseguire pezzi musicali e diventavano i padroni dell’anima dello spettatore.