Ragazzi di vita e Una vita violenta: riassunto
Riassunto dei romanzi di Pier Paolo Pasolini: "Ragazzi di vita" e "Una vita violenta" (1 pagine formato txt)
RAGAZZI DI VITA E UNA VITA VIOLENTA: RIASSUNTO
Pier Paolo Pasolini. La narrativa. Una vita violenta. Con i romanzi Ragazzi di vita e Una vita violenta Pasolini ha dato, con grande sensibilità e senso della realtà, espressione letteraria al sottoproletariato dell’estrema periferia romana, una realtà sociale formatasi dopo le distruzioni imposte alla città dai bombardamenti subiti durante la seconda guerra mondiale e alimentata anche dalle grandi ondate migratorie dell’immediato dopoguerra, quella stessa realtà che il Poeta descriverà con mano sicura e partecipe anche nei suoi film Accattone e Mamma Roma, e che sarà guida costante di tutta la sua vita e delle sue creazioni artistiche.
UNA VITA VIOLENTA RIASSUNTO
In Una vita violenta la rappresentazione pasoliniana, pur crudamente realistica, evidenzia pietà e amore per un mondo miserabile i cui personaggi possono essere cinici e amorali ma al tempo stesso pienamente innocenti per la loro infantile, primitiva, quasi istintiva umanità.
Una vita violenta, riassunto e trama del romanzo di Pasolini
Strettamente aderenti alla materia trattata sono le scelte linguistico-espressive che utilizzano largamente il dialetto romanesco, tanto che quasi tutte le battute di dialogo sono costituite da una fedele e spesso cruda trascrizione del gergo delle borgate.
I passi di carattere narrativo e descrittivo presentano invece, con felice esito espressivo, un singolare intarsio di lingua italiana e dialetto.Ambientato fra il sottoproletariato romano degli anni Cinquanta il romanzo delinea un vasto affresco realistico in cui emerge la vicenda esemplare di Tommaso Puzzilli, un "ragazzo di vita" che arriva attraverso le sue esperienze ad acquisire consapevolezza umana e politica.
Nato fra le baracche dell’estrema periferia, da una famiglia miserabile, Tommaso, violento e amorale, vive di sordidi espedienti e partecipa anche a spedizioni teppistiche. Per una rissa in cui ha accoltellato un altro giovane, Tommaso viene condannato a due anni di carcere e, uscendo di prigione, trova la famiglia insediata in un appartamentino dell’Ina case, finalmente ottenuto dopo tante richieste.
A Tommaso, affascinato dal "lusso" quasi "borghese" della sua nuova abitazione, sembra di poter ora intraprendere una vita nuova e rispettabile, ma il suo sogno di elevazione sociale è destinato a fallire. Alla visita militare, Tommaso risulta ammalato di tubercolosi ed è perciò costretto a un lungo ricovero che vanifica ogni possibilità di lavoro e di guadagno. Entrerà in un ospedale. Proprio all’interno del tubercolosario, però, a contatto con un gruppo di degenti politicizzati, comincia per Tommaso un processo di maturazione che lo porta a prendere coscienza della sua condizione individuale e sociale.