Aritmie
Cause, conseguenze, sintomi e terapia:un breve riassunto delle caratteristiche delle aritmie (2 pagine formato doc)
ARITMIE
Con aritmia si intende ogni condizione nella quale viene a mancare la normale frequenza o la regolarità del battito cardiaco. Si distinguono aritmie ipocinetiche e ipercinetiche.
Le cause delle ipocinetiche sono:
.diminuzione della frequenza del nodo del seno;
.assunzione del governo del ritmo da parte di un pacemaker latente che agisce mantenendo invariato il proprio automatismo;
.disturbi della conduzione A-V.
Le cause delle ipercinetiche sono:
.aumento della frequenza propria del nodo del seno;
.acquisizione da parte di un pacemaker di una frequenza superiore;
.fenomeno del rientro: normalmente le fibre cardiache si biforcano e prendono contatti con altre fino a che non si riuniscono. Gli impulsi seguono entrambe le vie. Si potrebbe però verificare un blocco più o meno completo in una delle due vie; l'impulso quindi segue l'altra via fino al punto di ricongiungimento. Qui infatti si accorge della presenza dell'altra via e, dato che il blocco è un fenomeno transitorio, il segnale riattiva la via bloccata e la percorre in senso opposto al senso di percorrenza normale.
.triggered activity: così si definiscono le anomalie nella ripolarizzazione. Si può verificare una postdepolarizzazione precoce nella quale la ripolarizzazione viene interrota da due depolarizzazioni secondarie, che possono attivare fibre adiacenti e indurre aritmie. Può insorgere nelle fibre del Purkinje stirate acutamente da una dilatazione ventricolare. Oppure si possono verificare postdepolarizzazioni tardive che si manifestano quando il potenziale è tornato al valore di riposo e in cui, se viene raggiunto il potenziale soglia, si può indurre un secondo potenziale d'azione anomalo. Si verificano a livello del fascio di His e delle fibre di Purkinje in corso di intossicazione digitalica.
Con aritmia si intende ogni condizione nella quale viene a mancare la normale frequenza o la regolarità del battito cardiaco. Si distinguono aritmie ipocinetiche e ipercinetiche.
Le cause delle ipocinetiche sono:
.diminuzione della frequenza del nodo del seno;
.assunzione del governo del ritmo da parte di un pacemaker latente che agisce mantenendo invariato il proprio automatismo;
.disturbi della conduzione A-V.
Le cause delle ipercinetiche sono:
.aumento della frequenza propria del nodo del seno;
.acquisizione da parte di un pacemaker di una frequenza superiore;
.fenomeno del rientro: normalmente le fibre cardiache si biforcano e prendono contatti con altre fino a che non si riuniscono. Gli impulsi seguono entrambe le vie. Si potrebbe però verificare un blocco più o meno completo in una delle due vie; l'impulso quindi segue l'altra via fino al punto di ricongiungimento. Qui infatti si accorge della presenza dell'altra via e, dato che il blocco è un fenomeno transitorio, il segnale riattiva la via bloccata e la percorre in senso opposto al senso di percorrenza normale.
.triggered activity: così si definiscono le anomalie nella ripolarizzazione. Si può verificare una postdepolarizzazione precoce nella quale la ripolarizzazione viene interrota da due depolarizzazioni secondarie, che possono attivare fibre adiacenti e indurre aritmie. Può insorgere nelle fibre del Purkinje stirate acutamente da una dilatazione ventricolare. Oppure si possono verificare postdepolarizzazioni tardive che si manifestano quando il potenziale è tornato al valore di riposo e in cui, se viene raggiunto il potenziale soglia, si può indurre un secondo potenziale d'azione anomalo. Si verificano a livello del fascio di His e delle fibre di Purkinje in corso di intossicazione digitalica.