La dipendenza da sostanze stupefacenti
Breve sintesi sugli effetti e le dinamiche nella dipendenza dagli stupefacenti, con una particolare attenzione agli aspetti psicologici della questione (5 pagine formato doc)
La
dipendenza da sostanze è un disturbo che tuttora non trova unità
d'interpretazione tra gli psicologi e gli studiosi.
Interpretazione biologica
Le sostanze psicoattive modificano l'umore ,p pensieri e i comportamenti alterando la biologia del cervello. Alterazioni che possono derivare sia degli aspetti intossicanti della sostanza usata, sia dagli effetti piacevoli prodotti dalla sostanza. Il più importante di questi effetti è senz'altro quello da crisi di astinenza. Secondo di sostenitori di questo orientamento il tossicodipendente continua a prendere la droga per evitare reazioni di astinenza. Questi effetti derivano da fenomeni di adattamento del cervello alla sostanza stessa tale che le funzioni cerebrali in un certo senso sono più normali in presenza che non in assenza di tale sostanza.
La dipendenza fisica e quella psichica, hanno un ruolo importante nel perpetuare l'uso della droga, anche se non spiega perché le persone iniziano a drogarsi o perché ritornano ad assumere sostanze anche quando sono state per mesi in una comunità e quindi sono del tutto disintossicate.
Molti operatori delle comunità terapeutiche dicono che è sbagliato esagerare gli effetti dell'astinenza da eroina in realtà non sono più gravi di un brutto episodio di influenza. Per non parlare della maggioranza delle droghe leggere che non danno dipendenza fisica. La crisi di astinenza, affermano, è una leggenda metropolitana, nel senso che è dolorosa, fastidiosa, ma molte persone la superano a crudo, senza eccessive difficoltà.
Le spiegazioni
possibili sono davvero moltre anche se le teorie che oggi godono di
maggiore credito sono soprattutto: l'interpretazione biologica,
l'interpretazione proposta dai comportamentismi e dai cognitivisti
e l'interpretazione socioculturale.
Interpretazione biologica
Le sostanze psicoattive modificano l'umore ,p pensieri e i comportamenti alterando la biologia del cervello. Alterazioni che possono derivare sia degli aspetti intossicanti della sostanza usata, sia dagli effetti piacevoli prodotti dalla sostanza. Il più importante di questi effetti è senz'altro quello da crisi di astinenza. Secondo di sostenitori di questo orientamento il tossicodipendente continua a prendere la droga per evitare reazioni di astinenza. Questi effetti derivano da fenomeni di adattamento del cervello alla sostanza stessa tale che le funzioni cerebrali in un certo senso sono più normali in presenza che non in assenza di tale sostanza.
La dipendenza fisica e quella psichica, hanno un ruolo importante nel perpetuare l'uso della droga, anche se non spiega perché le persone iniziano a drogarsi o perché ritornano ad assumere sostanze anche quando sono state per mesi in una comunità e quindi sono del tutto disintossicate.
Molti operatori delle comunità terapeutiche dicono che è sbagliato esagerare gli effetti dell'astinenza da eroina in realtà non sono più gravi di un brutto episodio di influenza. Per non parlare della maggioranza delle droghe leggere che non danno dipendenza fisica. La crisi di astinenza, affermano, è una leggenda metropolitana, nel senso che è dolorosa, fastidiosa, ma molte persone la superano a crudo, senza eccessive difficoltà.