Il bambino disabile e la sua famiglia
La reazione della famiglia nei confronti del figlio disabile, gli interventi degli educatori, la disailità nell'adolescenza, lo sviluppo sessulale del disabile e l'età adultà del disabile (33 pagine formato doc)
IL BAMBINO DISABILE E LA SUA FAMIGLIA
Il bambino disabile e la sua famiglia.
La nascita di un figlio disabile e la famiglia “ferita”.- la fase dello shock iniziale
- la fase della disperazione - disorganizzazione
- la fase della contrattazione
- la fase della riorganizzazione e adeguamento (fra accettazione e rifiuto)
Le reazioni dei diversi membri.
- La madre: non a caso si parla di "maternità ferita"
- Il padre: profili diversi a confronto
- I fratelli: fratelli maggiori e minori, il gioco famigliare e l’influenza del modello parentale
- La famiglia allargata e il mondo delle amicizie
Un modello dei processi adattivi
Variabili interagenti
- il profilo del bambino e le caratteristiche della patologia invalidante
- le dinamiche famigliari (la coppia parentale, il gruppo fraterno, il sistema di valori di riferimento, l’attribuzione di senso all’evento)
- la valutazione del problema aperta alla speranza
- le potenzialità affettive disponibili all'interno della famiglia (nucleare ed allargata)
- le risorse materiali e i supporti sociali esterni alla famiglia
La disabilità nella storia: tesina
IL RUOLO DELLA FAMIGLIA NELLA DISABILITA'
Il modello ABCX di Hill e la “crisi famigliare”
A è l’evento stressante che può costituire una minaccia per la famiglia,
B è rappresentato dalle risorse che la famiglia e l’ambiente circostante riescono a mettere in atto
C definisce il modo in cui la famiglia valuta l’evento stressante
X rappresenta la situazione di crisi
I bisogni della famiglia in rapporto all’età e alla patologia del bambino, alla fase evolutiva propria del nucleo, alla rete di sostegno
- facilità di accesso ad informazioni mediche precise ed integrate da parte dei diversi specialisti (rispetto agli aspetti diagnostici e prognostici)
- sostegno rispetto ad una immagine positiva del sé genitoriale attuale e futuro
- accesso a strutture e servizi (riabilitazione, scuola, tempo libero per i genitori) adeguati e capaci di valorizzare le competenze genitoriali
- sostegno per l’età adulta del figlio disabile.
LA FAMIGLIA CON FIGLIO DISABILE, RIASSUNTO
Quale relazione collaborativa con la famiglia?
- sostegno ai genitori nell’elaborazione del dolore
- supporto nel confronto con le sfide educative (non incolpare i genitori dei nostri fallimenti)
- ascolto dei genitori (spesso veri e propri esperti)
- condivisione del progetto educativo nei suoi principi programmatici
- attuazione condivisa di alcuni aspetti del progetto educativo (quando sia possibile), secondo modalità e tempi a scelta dei genitori.
Il parents training. Le diverse accezioni del termine ed il significato qui attribuito
- la relazione di condivisione (fra genitori ed operatori)
- il sostegno alla motivazione riguardo ai percorsi riabilitativi (rifiuto dell’accanimento riabilitativo)
- la fiducia nelle proprie capacità genitoriali (offrire un modello di relazione educativa)
- l’accompagnamento nella scoperta di una attribuzione di senso all’evento che coinvolge l’intera famiglia.