Riassunto: Il viaggio come metafora pedagogica di Moscato

Riassunto del libro "Il viaggio come metafora pedagogica" di Maria Teresa Moscato (47 pagine formato doc)

Appunto di valentina93ba

IL VIAGGIO COME METAFORA PEDAGOGICA: RIASSUNTO

Il viaggio come metafora pedagogica.

Maria Teresa Moscato. Introduzione. La sfida «interculturale» alla pedagogia. Il termine “interculturale” cominciò ad apparire nella letteratura pedagogica alla fine degli anni Settanta come aggettivo, inizialmente applicato esclusivamente alla parola “educazione”. Come diretta conseguenza, la nozione correlata di “pedagogia interculturale”, fin dalle sue prime formulazioni, sembra riferirsi ad un insieme non sistematico di principi metodologici da applicare a tale auspicata “educazione interculturale”. Tutt' ora, nonostante la tematica dell'intercultura abbia guadagnato spazio e attenzione, la definizione di educazione interculturale permane largamente indefinita, a parte il consenso consolidato, intorno ad alcuni grandi temi di fondo.

In questo quadro, il concetto di “pedagogia interculturale” è venuto emergendo con contorni molto nebulosi, rafforzando la tendenza già diffusa nella cultura occidentale a concepire la pedagogia come “sapere pratico-operativo”, o addirittura applicativo, che segue l’onda lunga di riflessioni teoriche maturate in altri contesti (ovviamente non sarà questo l’approccio pedagogico seguito nel presente libro).

Introduzione alla pedagogia generale: riassunto

IL VIAGGIO COME METAFORA PEDAGOGICA MOSCATO: RIASSUNTO

Usiamo il termine “pedagogia” con riferimento ad un sapere di tipo teoretico interpretativo che ha per oggetto di riflessione i processi educativi e la loro fenomenologia, sapere che presenta una propria tradizione ed una ricca produzione letteraria dentro la cultura occidentale, ma che è ritenuto perennemente “in crisi” per le proprie interne ambivalenze ed incertezze teoriche.
L’approdo alla nozione di educazione (o pedagogia) interculturale fu differenziato per i diversi gruppi di studiosi e in alcuni casi costituì la conseguenza di ricerche sviluppate in campi applicativi specifici. In questo caso, il cammino iniziò a partire dalla “migrantenpedagogik” (Pedagogia dell’emigrazione”), che definiva l’area disciplinare di un programma CEE di cooperazione interuniversitaria, avviato nei primi anni 80 per iniziativa tedesca. Il progetto tedesco aveva la sua origine diretta nei problemi sociali e didattici avvertiti dalla società tedesca sul finire degli anni 70. Nella Repubblica federale, pacificamente invasa da successivi contingenti di lavoratori stranieri fin dagli anni 50, negli anni 60 e 70 era intervenuto un processo di immigrazione, in larga misura pendolare, intenso e veloce, che aveva in pochi anni costretto la società tedesca a fare i conti con la presenza di forti minoranze etniche già avviate a un definitivo insediamento dentro i confini tedeschi.

MARIA TERESA MOSCATO, IL VIAGGIO COME METAFORA PEDAGOGICA: RIASSUNTO

La “pedagogia dell’emigrazione”, era nata in un contesto ancora segnato da spinte etnocentriche nei confronti delle minoranze, allo scopo implicito di “germanizzare” greci, turchi, italiani e slavi attraverso la scolarizzazione. Ma la spinta al mantenimento della propria identità culturale, come un diritto umano inalienabile, giuridicamente sancito a livello comunitario negli anni settanta, era diventata più forte e avvertita nella stessa società tedesca, e la “Migrantepedagogik” ne veniva influenzata. Per questa ragione, durante l'annuale riunione di coordinamento de 1983, si decise di modificare il termine “Migrantepedagogik” in “Pedagogia interculturale”, allo scopo di precisare meglio l’effettiva ampiezza teorica dei contenuti del programma. Non vi è dubbio che l’affermarsi della nozione di educazione interculturale sia una diretta conseguenza dell’espressione di nuovi bisogni sociali, di situazioni di disagio e conflitto, emergenti nelle società occidentali urbane, segnate da nuove e complesse tipologie migratorie. Essa comincia ad essere usata in società divenute di fatto multiculturali, ed in cui la percezione sociale del rapporto minoranza/maggioranza cambia velocemente.

Scopri pedagogia e metodo di Célestin Freinet