Catone e Quintiliano: appunti di pedagogia

Appunti di pedagogia su Catone e Quintiliano (4 pagine formato doc)

Appunto di giulish1

CATONE E QUINTILIANO

Le origini: il mos maiorum e Catone.

Lo scopo dell'educazione romana preellenista era di formare il fanciullo all'interno di un rigido sistema di valori. per i giovani facoltosi questi valori oltre a rifarsi alla tradizione, di rifacevano anche alle famiglie d'origine.
i principi del MOS MAIORUM sono riconducibili al alcuni comportamenti fondamentali: la PIETAS (rispetto verso gli dei e i familiari), la CONSTANTIA (fermezza d'animo) e la gravitas (senso della propria dignita'). La famiglia educatrice e le Dodici Tavole.
Circa l'educazione nella roma repubblicana non si hanno notizie dirette, ma si ricavano numerosi riferimenti da autori come CICERONE, PLUTARCO e Quintiliano.

Tacito e Quintiliano a confronto

CATONE: PENSIERO PEDAGOGICO

Il nucleo della società romana è la famiglia; prima "scuola" del bambino: la sua prima educatrice è la madre che pur sotto l'ambito giuridico non è ne libera ne è padrona di se, sotto l'ambito morale acquista molta importanza; se vedova, sostituisce il padre nell'impartizione dei valori del mos maiorum.
All'eta' di 7 anni inizia un nuovo periodo di formazione per il bambino, che passerà sotto la tutela del padre (PATER FAMILIAS, fulcro del diritto romano); se si tratta di una figlia, in casa a svolgere i lavori domestici.se il padre riconosce un figlio, il che avviene in una cerimonia in cui il piccolo viene sollevato in alto dal genitore, egli si impegna nell'impartizione dei valori tradizionali, tenendolo al suo fianco nelle varie funzioni civili e militari. Prima della nascita delle scuole anche l'alfabetizzazione era impartita dal padre e le materie artistiche (al contrario che in grecia) vengono totalmente trascurate, mentre l'educazione fisica ha solo scopo di irrobustimento e preparazione bellica. A partire dal 451 a.C nel foro sono esposte le LEGGI DELLE DODICI TAVOLE, leggi fondamentali della città. Attraverso queste e l'educazione impartita dal padre su imitazione, il giovane aristocratico viene avviato alla vita sociale all'età di 16 anni. A 14 anni nel corso della cerimonia denominata LIBERALIA, il giovane si spoglia della PRAETEXTA, tonaca tipica della puberta' e ne indossa una più virile; per un anno si dovrà dedicare al TIROCINIUM, cioè il tirocinio nella vita pubblica. poi assolve agli obblighi militari e politici affiancato da una figura diversa dal padre, di solito un anziano legato da vincoli di amicizia al padre.

CATONE PEDAGOGIA

Marco Catone e la celebrazione dei valori dell'educazione tradizionale. Quintiliano nella sua ISTITUZIONE ORATORIA riferisce che il primo autore a parlare di educazione e' stato catone, con il DE LIBERIS EDUCANDIS. in questo periodo roma assimila molti aspetti della civilta' greca . catone e' il piu' grande rappresentante della cultura romana e oppositore dell'ellenizzazione. oltre a ribadire i valori tradizionali nel CARMEN DE MORIBUS, egli compone una raccolta di precetti, AD MARCUM FILIUM e include altre indicazioni pedagociche nel DE AGRICOLTURA. ma l'adesione ai suoi principi e' testimoniata dalla concreta attivita' educativa a cui si dedica, poiche' ritiene sconveniente che sia uno schiavo a impartire l'educazione a suo figlio, egli gli insegna la lettura, la scrittura il calcolo, le abilita' manuali e fisiche, le tecniche di combattimento e i valori morali. per lui scrive i libri per
l'insegnamento lo avvia alle pratiche necessarie per la direzione delle proprieta' agricole familiari e lo esorta al rispetto della legge. il culmine del percoso educativo e' la formazione di un "VIR BONUS, DICENDI PERITUS" (definizione cardine del modello romano).