Riassunto sulla tecnica del colloquio clinico
riassunto sulla tecnica del colloquio che comprende gli aspetti psichici, materiali, le regole del gioco, anatomia del colloquio, la valutazione della fase libera del colloquio, la conclusione reale del colloquio, colloqui sulla valutazione dell'esito delle psicoterapie (20 pagine formato doc)
Riassunto sulla tecnica del colloquio clinico - CAPITOLO 1
LA CORNICE DEL COLLOQUIO: ASPETTI PSICHICI
LO SCOPO DI UN COLLOQUIO - Chiedersi che scopo ha un colloquio non è proprio così scontato, perché molto spesso viene inteso come un rituale che lo psichiatra e lo psicologo clinico compiono. Fondamentale per il colloquio è stata la psicoanalisi, in un certo modo: è una difesa collettiva dal pericolo rappresentato dalla psicoanalisi e della capacità che questa ha di svelare le strade che consentono di passare dal territorio della coscienza a quello dell’inconscio-si parla di “colloquio” e “seduta”, non di “visita”.
Leggi anche Le fasi del colloquio clinico
L’idea del colloquio con persone affette da qualche problema psicologico più o meno grave non è così scontata: per anni non lo si è fatto! Testi in cui ciò è esemplificato sono quelli di Esquirol, Lasègue e Freud: qui emerge che i concetti di colloquio e di ascolto non sono scontati, e vediamo anche le vicissitudini storiche e scientifiche che hanno portato ai cambiamenti.
Leggi anche I concetti chiave del colloquio terapeutico
La maggior parte delle persone alla domanda “che scopo ha un colloquio” potrebbe rispondere che si fa per rendersi conto delle condizioni mentali del richiedente..ma paradossalmente dobbiamo dubitare delle condizioni mentali di chi ci viene a chiedere aiuto!!!! Dunque definire lo scopo del colloquio non è così semplice.
Leggi anche Teorie e tecniche del colloquio psicodinamico
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LA CORNICE DEL COLLOQUIO: ASPETTI PSICHICI
LO SCOPO DI UN COLLOQUIO - Chiedersi che scopo ha un colloquio non è proprio così scontato, perché molto spesso viene inteso come un rituale che lo psichiatra e lo psicologo clinico compiono. Fondamentale per il colloquio è stata la psicoanalisi, in un certo modo: è una difesa collettiva dal pericolo rappresentato dalla psicoanalisi e della capacità che questa ha di svelare le strade che consentono di passare dal territorio della coscienza a quello dell’inconscio-si parla di “colloquio” e “seduta”, non di “visita”.
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L’idea del colloquio con persone affette da qualche problema psicologico più o meno grave non è così scontata: per anni non lo si è fatto! Testi in cui ciò è esemplificato sono quelli di Esquirol, Lasègue e Freud: qui emerge che i concetti di colloquio e di ascolto non sono scontati, e vediamo anche le vicissitudini storiche e scientifiche che hanno portato ai cambiamenti.
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La maggior parte delle persone alla domanda “che scopo ha un colloquio” potrebbe rispondere che si fa per rendersi conto delle condizioni mentali del richiedente..ma paradossalmente dobbiamo dubitare delle condizioni mentali di chi ci viene a chiedere aiuto!!!! Dunque definire lo scopo del colloquio non è così semplice.
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