Stadi di sviluppo di Erikson
appunti di psicologia dello sviluppo e dell'educazione sugli otto stadi di sviluppo di Erik Erikson (3 pagine formato doc)
STADI DI SVILUPPO DI ERIKSON - Erikson individua vari stadi psicosociali che devono essere attraversati dalla persona.
Ogni stadio è legato ad un conflitto bipolare e caratterizzano l’intero ciclo di vita dell’individuo (Life-Span Developmental Psychology).Il passaggio allo stadio successivo avviene quando l’individuo riesce a superare una crisi evolutiva, che lo porta ad interagire con la realtà esterna.
Lo scopo di questi stadi, per Erikson, è quello di realizzare l’integrità dell’Io. Lo studioso in questione, inoltre, ritiene che ogni elemento della persona sia già presente prima della sua emersione.
Una delle componenti che caratterizza principalmente la psicologia di Erikson rispetto alla psicoanalisi classica, è quella di avere riconosciuto un dinamismo anche ai periodi di vita adulto o senile.
Per Erikson il ciclo di vita, pur essendo suddiviso in tappe, viene inteso come un continuum. La crisi, per l’autore in questione, non assumono una connotazione negativa, ma rappresentano una scelta per affrontare una problematica. Il superamento della crisi consentirà all’individuo di emergere con un senso di unità interiore e di porsi alle spalle i problemi.
Erikson osservò che anche se tutti i bambini affrontano gli stessi stadi, ogni cultura ha il suo modo di dirigere e promuovere il comportamento del bambino in relazione ai suoi valori.
Il contributo fondamentale di Erikson alla psicoanalisi sta nell’avere riconosciuto che lo scopo della vita è quello di ricerca di identità, di dare significato e coerenza alla propria esistenza, mentre per Freud l’esistenza si risolveva nei conflitti che attraversavano l’individuo e nei suoi meccanismi di difesa.
Per Erikson la psicoanalisi è un metodo storico, in quanto interpreta i dati che emergono nel contesto clinico in funzione di un’esperienza passata, per cui l’analisi cerca di venire a capo dell’evoluzione psicologica dell’individuo.
Leggi anche Erikson e lo sviluppo dell'identità: appunti
ERIKSON STADI DELLO SVILUPPO: STADIO ORALE-RESPIRATORIO SENSORIO - Il primo stadio della teoria in questione va dalla nascita ad un anno ed è chiamato orale-respiratorio sensorio. Tale periodo si basa sulla possibilità per il bambino di sviluppare una fiducia basica o una sfiducia di base. Nel primo caso il bambino, sulla base del rapporto con la madre fatto di condivisione e regolazione reciproca, accetta nutrimento e protezione a acquisisce fiducia nella vita. Nel secondo caso, invece, il rapporto con la madre determinerà nel bambino una sfiducia di base. In questo periodo i contatti seguono una modalità incorporativa e la libido si concentra sulla bocca e i sensi.
Leggi anche Freud, Erikson e Piaget: appunti
ERIKSON FASI DELLO SVILUPPO: SECONDO STADIO CHE VA DAI 2 AI 3 ANNI - Il secondo stadio va dai due ai tre anni ed è caratterizzato dalla modalità del trattenere e del lasciare andare. In questa fase il bambino impara ad avere il controllo dei movimenti muscolari. Il bambino inizia a sviluppare una differenziazione con l’ambiente: se questo non sarà troppo costrittivo egli svilupperà l’autonomia, in caso contrario diventerà dipendente, insicuro e svilupperà vergogna.
Leggi anche Stadi di sviluppo dei gruppi: riassunto
ERIKSON STADI EVOLUTIVI: TERZO STADIO - Il terzo stadio è quello dello spirito d’iniziativa contrapposto al senso di colpa e va dai quattro ai cinque anni. In questa fase il bambino si mostra curioso verso il mondo esterno e manifesta spirito d’iniziativa. Tutto ciò lo porta a staccarsi dai genitori: se questi ostacoleranno la sua operosità e le sue iniziative egli svilupperà aggressività e senso di colpa; se al contrario i genitori lo favoriranno egli svilupperà voglia di agire e di conoscere.
La quarta fase è quella dell’industriosità opposta al senso di inferiorità e va dai 6 anni all’inizio della pubertà. Questo periodo, che corrisponde al periodo di latenza freudiano, è importante per l’apprendimento e la socialità. Il bambino infatti inizia a confrontarsi con i coetanei e a lavorare in gruppo. L’esito positivo di questa fase porterà il bambino a sviluppare un senso di industriosità e competenza. Esperienza negative, invece, porteranno ad un senso di inferiorità ed isolamento.