Melanie Klein

Appunto su Melanie Klein, come psicologa delle relazioni oggettuali (4 pagine formato doc)

Appunto di martinabriguglio
Melanie Klein, come Anna Freud, fa parte degli autori post-freudiani che pongono la loro attenzione alla teoria e alla clinica del bambino, solo che la Klein, a differenza della Freud, basa la sua psicologia maggiormente sulle relazioni oggettuali piuttosto che sull’Io del bambino.
Inoltre Melanie Klein, a differenza di Anna Freud, ritiene che un bambino è analizzabile già dalla primissima infanzia; secondo Anna Freud invece è troppo presto per un bambino così piccolo. La società psicanalitica quindi in questo periodo si trova divisa rispetto ai seguaci delle due donne: la scuola di Londra è composta da chi appoggia Melanie Klein ritenendo che si può approcciare il bambino in modo diretto come si fa con l’adulto quindi appoggiando la teoria per la quale il comportamento dei bambini è interpretabile sin da subito; la scuola di Vienna invece è formata dai sostenitori di Anna Freud, i quali non sono d’accordo con le affermazioni della Klein e ritengono quindi che non è consigliabile analizzare i bambini piccoli perché le loro funzioni base dell’Io non sono ancora sufficientemente solide per proteggere il bambino da una possibile angoscia (di contro infatti Anna Freud propone una terapia come sostegno alle funzioni dell’Io che si stanno evolvendo).


Un altro punto in cui le due autrici si differenziano è rappresentato dal fatto che Anna Freud ha un approccio maggiormente pedagogico che psicologico. La Klein trova un’altra analogia tra il bambino e l’adulto, infatti afferma che il gioco è la controparte delle libere associazioni dell’adulto: molto spesso infatti il bambino gioca alla cosa che gli fa più paura, gioca alla cosa che lo ha disturbato con un’influenza maggiore perché il gioco è un contesto protettivo per il bambino, quindi il bambino, sentendosi protetto, può esprimere liberamente qualcosa che non riesce a raccontare con le parole.


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