Pscicologia Generale: la coscienza

Sintesi sulla coscienza (0 pagine formato )

Appunto di alex92yo
La coscienza viene spesso definita come la consapevolezza dell’individuo di stimoli esterni, provenienti quindi dall’ambiente, ed interni, ovvero sensazioni e pensieri; essa ha di conseguenza la duplice funzione di monitore tali stimoli, mettendone a fuoco alcuni ed ignorandone altri, e di pianificare le nostre azioni in base agli stimoli assimilati.


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I meccanismi dell’attività della coscienza non sono però sempre chiari, in quanto spesso molte azioni sono conseguenza di processi inconsci e appaiono quindi prive di consapevolezza. Nell’attività di monitoraggio, per esempio, noi concentriamo l’attenzione su particolari stimoli, ma in realtà attraverso l’attenzione periferica ne percepiamo anche degli altri inconsapevolmente,  custoditi nella nostra mente e quindi sempre accessibili.


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I pensieri e i ricordi non accessibili alla coscienza risiedono invece, secondo Freud, nell’inconscio e riemergono solo indirettamente, per esempio sotto forma di “lapsus”. Freud sosteneva che sono destinati all’inconscio tutti i ricordi e i desideri causa di dolore. Anche l’attività di pianificazione può presentare aspetti inconsapevoli; per esempio quando un’azione diviene abituale o automatica (automatismo), la necessità del controllo cosciente diminuisce.