Caratteristiche psicologiche dell'adulto e dell'anziano

Ricerca sull'età adulta e dell'invecchiamento. Le teorie sul ciclo vitale, la personalità e il comportamento dell'uomo e dell'anziano (7 pagine formato doc)

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CARATTERISTICHE PSICOLOGICHE DELL'ADULTO E DELL'ANZIANO: ETA' ADULTA E INVECCHIAMENTO

Fino a poco tempo, fa gli psicologi dell’età evolutiva non erano interessati alle modifiche che si verificano negli anni della maturità e della vecchiaia.
Questo perché il concetto di sviluppo era prevalentemente legato alle trasformazioni che si verificano dalla I infanzia sino alla fine dell’adolescenza.
Recentemente gli psicologi hanno cominciato a guardare a tutto l’arco vitale, in termini di processi evolutivi poiché ogni età ha degli avvenimenti che rappresentano delle tappe fondamentali della vita umana, per es.

l’unione con un partner, il matrimonio, la nascita di figli, il lavoro, il lutto, ecc.
Con il passare del tempo, il significato stesso di vita, sviluppo, personalità, memoria ed emozioni è cambiato, questo perché la vita umana si è allungata, cosicché a differenza del passato, oggi gli anni della maturità e della vecchiaia coprono la maggior parte del ciclo vitale.

Carl Gustav Jung: pensiero e teoria

PROBLEMATICHE PSICOLOGICHE DELL'INVECCHIAMENTO

Questo cambiamento ha attratto l’attenzione degli psicologi.
Vi sono 2 correnti:
1.    Le teorie sul ciclo vitale che considerano le varie stagioni della vita.
2.    Le teorie che considerano le modifiche della personalità, dei processi cognitivi ed emotivi che si verificano nel tempo.
Le teorie più note sul ciclo vitale sono quelle di Bühler, Jung, Erikson e White.
La Bühler, è stata forse la prima ricercatrice a studiare le varie caratteristiche dell’arco vitale, attraverso la raccolta di centinaia di biografie e autobiografie nella Vienna degli anni ’30 e ’40.

La sua teoria sottolinea le aspirazioni e i traguardi che un individuo si pone nell’arco vitale.

PSICOLOGIA DELL'ETA' ADULTA

La “crisi dell’età matura”, una vecchiaia serena o frustrata dipenderebbero da un bilancio positivo o negativo a livello sociale.
Jung al contrario della Bühler, ha guardato all’arco vitale in termini prevalentemente clinici.
Secondo lui un cambiamento significativo si manifesta verso i 35-40 anni, attraverso un lento cambiamento nel carattere di una persona, possono affiorare alcuni tratti che erano scomparsi sin dall’infanzia o svanire inclinazioni o interessi manifestati sino allora.
Con l’età adulta (50 anni ca.) si rinforzano e s’irrigidiscono le convinzioni e i principi cui un individuo è affezionato, cosicché si può spesso divenire intolleranti.

CARATTERISTICHE PSICOLOGICHE DI UNA PERSONA: IL DISADATTAMENTO PER JUNG

Per Jung il disadattamento in un dato stadio dell’arco vitale è legato all’incapacità di un individuo a adattarsi alla sua nuova situazione.
Sostiene anche che la società contemporanea tende a restare aggrappata alla prima metà della vita, a ricercare la giovinezza anziché guardare al futuro; infatti, per l’anziano il maggior errore è rappresentato dall’estraniarsi dal presente, rimuginare il passato, colpevolizzarsi per i traguardi mancati.
L’individuo può raggiungere il senso di compiutezza e d’appagamento, che può dare senso alla sua esistenza e rendergli accettabile anche la morte, attraverso l’introspezione.