Disagio psichico: riassunto
Disagio psichico: riassunto sui criteri tra normalità e anormalità, disturbi secondo il DSM IV, classificazione secondo la psicoanalisi, fattori eziopatogenetici della malattia mentale, disturbi d'ansia, i disturbi dell'umore, la schizofrenia, i modelli interpretativi del disturbo psichico e l'autismo (9 pagine formato doc)
DISAGIO PSICHICO: RIASSUNTO
Il disagio psichico.
Nell’epoca medioevale erano ritenuti posseduti dal demonio e venivano sottoposti ad azioni di purificazione. Durante l’Inquisizione venivano mandati direttamente al rogo. Nel sedicesimo secolo venivano rinchiusi in ospedali. Con il diffondersi dell’illuminismo e degli stati moderni si divenne più sensibili di fronte a tali soggetti.
Fu poi Philippe Pinel capo della Bicetre e poi Salpetriere a Parigi a sostenere che questi soggetti dovevano essere sottoposti a cure adeguate. Fu il primo a parlare di malattia mentale e a fondare la psichiatria.
Storia: I malati mentali nel corso della storia non sono mai stati ben considerati.Nell’epoca medioevale erano ritenuti posseduti dal demonio e venivano sottoposti ad azioni di purificazione. Durante l’Inquisizione venivano mandati direttamente al rogo. Nel sedicesimo secolo venivano rinchiusi in ospedali. Con il diffondersi dell’illuminismo e degli stati moderni si divenne più sensibili di fronte a tali soggetti.
Fu poi Philippe Pinel capo della Bicetre e poi Salpetriere a Parigi a sostenere che questi soggetti dovevano essere sottoposti a cure adeguate. Fu il primo a parlare di malattia mentale e a fondare la psichiatria.
Criteri per un confine tra normalità e anormalità:
• Criterio statistico: dove è anormalità e normalità vengono influenzati dalla società in cui il soggetto vive.
• Criterio sintomatico-descrittivo: dove ci si concentra sulle manifestazioni patologiche, dove però vengono valutati patologici i comportamenti:
- fuori dal comune;
- Molesti per gli altri;
- Interferiscono sullo svolgimento di attività quotidiane;
- Rappresentano manifestazioni affettive non appropriate;
• Criterio assiologico: che cosa vale di più nella società (è normale chi è bello);
• Criterio funzionale: colui che funziona, è normale all’interno di un sistema.
• Criterio statistico: dove è anormalità e normalità vengono influenzati dalla società in cui il soggetto vive.
• Criterio sintomatico-descrittivo: dove ci si concentra sulle manifestazioni patologiche, dove però vengono valutati patologici i comportamenti:
- fuori dal comune;
- Molesti per gli altri;
- Interferiscono sullo svolgimento di attività quotidiane;
- Rappresentano manifestazioni affettive non appropriate;
• Criterio assiologico: che cosa vale di più nella società (è normale chi è bello);
• Criterio funzionale: colui che funziona, è normale all’interno di un sistema.
L'evoluzione della malattia mentale: tesina maturità
MALATTIA MENTALE DEFINIZIONE
La malattia mentale
La malattia psichiatrica va riferita al modello di medicina quindi presenta:
• Una propria eziogenesi;
• Un proprio decorso;
• Un esito;
In questo modo si ebbe la tendenza a medicalizzare i problemi psicologici; tutto ciò fu messo in discussione da psicologi psichiatri e psicoterapeuti di formazione umanistico esistenziale. Negli anni 60/70 si ebbe il movimento dell’antipsichiatria in tutto il mondo, in Italia il massimo esponente fu Franco Basaglia. Altri studi affermavano che la malattia mentale non esistesse e che era una definizione che la società attribuiva a delle persone.
La malattia psichiatrica va riferita al modello di medicina quindi presenta:
• Una propria eziogenesi;
• Un proprio decorso;
• Un esito;
In questo modo si ebbe la tendenza a medicalizzare i problemi psicologici; tutto ciò fu messo in discussione da psicologi psichiatri e psicoterapeuti di formazione umanistico esistenziale. Negli anni 60/70 si ebbe il movimento dell’antipsichiatria in tutto il mondo, in Italia il massimo esponente fu Franco Basaglia. Altri studi affermavano che la malattia mentale non esistesse e che era una definizione che la società attribuiva a delle persone.
DISTURBO PSICHICO DEFINIZIONE
Disturbi secondo il DSM (1952)
Il DMS è un sistema neutrale in quanto a differenza delle scelte teoriche che vengono fatte si è tutti uguali al punto di partenza.
Per fare ciò sono stati seguiti dei criteri:
- Chiarezza del linguaggio;
- Analiticità delle descrizioni;
Esso infatti ha uno scopo descrittivo senza però tener conto dell’eziologia dei disturbi, per evitare molte concezioni in campo psichiatrico e psicologico.
Il DSM inquadra il paziente secondo 5 assi:
1. DISTURBI CLINICI: comprende le sindromi cliniche;
2. DISTURBI DI PERSONALITA’: descrive i disturbi e i tratti di personalità del soggetto;
3. CONDIZIONI MEDICHE GENERALI: si prendono in considerazione eventuali malattie organiche;
4. PROBLEMI PSICOLOGICI-SOCIALI E AMBIENTALI: si prendono in considerazione gli eventuali sforzi per l’adattamento;
5. VALUTAZIONE GLOBALE DEL FUNZIONAMENTO: quando l’individuo dimostra di essere in grado di sostenere impegni psicologici, affettivi ecc;
Il DMS è un sistema neutrale in quanto a differenza delle scelte teoriche che vengono fatte si è tutti uguali al punto di partenza.
Per fare ciò sono stati seguiti dei criteri:
- Chiarezza del linguaggio;
- Analiticità delle descrizioni;
Esso infatti ha uno scopo descrittivo senza però tener conto dell’eziologia dei disturbi, per evitare molte concezioni in campo psichiatrico e psicologico.
Il DSM inquadra il paziente secondo 5 assi:
1. DISTURBI CLINICI: comprende le sindromi cliniche;
2. DISTURBI DI PERSONALITA’: descrive i disturbi e i tratti di personalità del soggetto;
3. CONDIZIONI MEDICHE GENERALI: si prendono in considerazione eventuali malattie organiche;
4. PROBLEMI PSICOLOGICI-SOCIALI E AMBIENTALI: si prendono in considerazione gli eventuali sforzi per l’adattamento;
5. VALUTAZIONE GLOBALE DEL FUNZIONAMENTO: quando l’individuo dimostra di essere in grado di sostenere impegni psicologici, affettivi ecc;