Imposte anticipate e differite
Note tratte da una lezione di ragioneria sulle imposte anticipate e differite, dettagliate e precise (4 pagine formato doc)
Imposte anticipate e
differite
Differenza tra le imposte correnti, anticipate e differite: il primo problema che l'OIC si è trovato di fronte è stato definire se le imposte sono un costo. L'OIC per rispondere ha concentrato la sua discussione su un risultato intermedio, il risultato ante imposte, ossia la contrapposizione di tutti i costi a tutti i ricavi e manca solo il calcolo delle imposte dell'esercizio. Queste imposte sono un particolare costo di competenza e la correlazione si dice sia di tipo indiretto e avviene confrontando questo particolare costo con tutta la massa dei costi e tutta la massa dei ricavi.
Il reddito ante imposte civilistico può essere accettato così com'è dal legislatore fiscale? La risposta è no ma non può essere la risposta che possiamo dare oggi; immaginiamo chi ha progettato il nostro sistema tributario, doveva decidere se il reddito ante imposte come avviene in molti Paesi dell'UE poteva essere lo stesso reddito che serve per calcolare le imposte perché se era lo stesso reddito doveva soltanto come leva tributaria agire sulla aliquota di imposta. Bisogna fare attenzione alle società quotate in borsa che hanno l'unica base imponibile quindi il reddito ante imposte vale anche ai fini fiscali per cui soltanto le società non quotate in borsa hanno un reddito ante imposte diverso per il legislatore civile rispetto a quello fiscale.
Dobbiamo fare una precisazione poiché sono in atto dei cambiamenti fiscali poiché da quest'anno l'aliquota IRES sarà del 27,5% (anziché 33%), mentre l'aliquota IRAP dal 4,25% si è data la possibilità visto lo stato di crisi di abbassarla al 3,75% ed inoltre parte dell'IRAP può essere dedotta dall'IRES cosa che invece prima non si poteva fare. Poiché sono riforme non ancora certe noi ragioneremo con il vecchio sistema.
Differenza tra le imposte correnti, anticipate e differite: il primo problema che l'OIC si è trovato di fronte è stato definire se le imposte sono un costo. L'OIC per rispondere ha concentrato la sua discussione su un risultato intermedio, il risultato ante imposte, ossia la contrapposizione di tutti i costi a tutti i ricavi e manca solo il calcolo delle imposte dell'esercizio. Queste imposte sono un particolare costo di competenza e la correlazione si dice sia di tipo indiretto e avviene confrontando questo particolare costo con tutta la massa dei costi e tutta la massa dei ricavi.
Il reddito ante imposte civilistico può essere accettato così com'è dal legislatore fiscale? La risposta è no ma non può essere la risposta che possiamo dare oggi; immaginiamo chi ha progettato il nostro sistema tributario, doveva decidere se il reddito ante imposte come avviene in molti Paesi dell'UE poteva essere lo stesso reddito che serve per calcolare le imposte perché se era lo stesso reddito doveva soltanto come leva tributaria agire sulla aliquota di imposta. Bisogna fare attenzione alle società quotate in borsa che hanno l'unica base imponibile quindi il reddito ante imposte vale anche ai fini fiscali per cui soltanto le società non quotate in borsa hanno un reddito ante imposte diverso per il legislatore civile rispetto a quello fiscale.
Dobbiamo fare una precisazione poiché sono in atto dei cambiamenti fiscali poiché da quest'anno l'aliquota IRES sarà del 27,5% (anziché 33%), mentre l'aliquota IRAP dal 4,25% si è data la possibilità visto lo stato di crisi di abbassarla al 3,75% ed inoltre parte dell'IRAP può essere dedotta dall'IRES cosa che invece prima non si poteva fare. Poiché sono riforme non ancora certe noi ragioneremo con il vecchio sistema.