Riassunto della cultura del restauro

Riassunto del libro: la cultura del restauro (14 pagine formato pdf)

Appunto di chiarabrugnara
Nel 1899 alfredo melani nel manuale di architettura italiana scrive: restaurare dovrebbe essere sinonimo di conservare, fortificare, non di fare e unificare.
è viva in lui la speranza che la moda del ripristino venga superata, ancora oggi ci si augura che gli errori commessi nel passato
siano utili per modificare il comportamento presente.
Il pensiero del restauro ha avuto una formulazione simultanea in ogni parte d’europa e dallo studio dei diversi personaggi si riesce a delineare la storia di questa disciplina. Uno dei più significativi esponenti è quatermere de quincy uno dei primi a riconoscere l’universalità
dell’opera d’arte e ad affermare il principio di soggettività e temporaneità dell’attribuzione del termine di monumento a gran parte dell’architettura.


Egli riteneva necessario conservare in situ le opere d’arte e non consentire la spoliazione dei monumenti; distinguendo tra restauro e restituzione.
Il primo è quando si ha a che fare con un opera degradata e in parte distrutta,
il secondo è quando l’opera è completamente sparita. Inoltre distingue tra restauro in architettura e in scultura perché in quest’ultima la simmetria aiuta a riprodurre in stile la parte
mancante. Per quincy l’intervento sul monumento va fatto in maniera da distinguere le parti nuove dalle antiche.
Il restauro trova nella francia post rivoluzionaria il maggior campo di applicazione e la nascita dei principi di conservazione per la tutela del patrimonio artistico, soprattutto gotico.


I personaggi di questo periodo( istituzioni, leggi, inventari, Vitete e Merimee) influenzeranno il pensiero di Viollet Le Duc. Egli vista la sua grande produzione di progetti, ha modificato le sue convinzione sul restauro spostandosi dalla conservazione alla reintegrazione. .Viollet le duc influenzerà tantissimo i restauratori italiani della seconda metà dell’800, lasciando il famoso paragone dell’edificio da restaurare simile ad un malato e l’architetto simile ad un dottore.