L'antisemitismo nei romanzi: ricerca

Ricerca sull'antisemitismo con riferimenti e relazioni su alcuni romanzi del '900 (22 pagine formato doc)

Appunto di kenya

ANTISEMITISMO NEI ROMANZI: RICERCA

Premessa.
Chi sono gli ebrei?
CAP.

I:
- L’identità ebraica come prodotto dell’antisemitismo. Il ghetto; Il segno e l’usura; Alcuni momenti fondamentali nella storia dell’antisemitismo:  le intrinseche ragioni economiche della persecuzione.
CAP. II:
- L’antisemitismo nella storia recente come contrapposizione allo stato di Israele: ragioni politiche, ragioni economiche.
Olocausto: un riconoscimento di responsabilità.
Conclusioni.
La seconda sezione del lavoro riguarda “La Storia” di E. Morante, edito nel 1974, in cui l’antisemitismo appare elemento fondamentale nella contestualizzazione del romanzo. Mentre la ricostruzione del quadro storico, definito attraverso la cronologia dei grandi eventi della Storia è stata curata dalle scritture che li ha distinti per anno all’inizio di ognuno dei sette capitoli che compongono il romanzo, in questo lavoro gli allievi hanno puntatola loro attenzione su quei personaggi che di più e meglio, mostrano il condizionamento subito nella loro personale quotidianità da parte dell’antisemitismo, prima e dopo la sua definizione in termini legislativi.

L'antisemitismo in Germania e nei territori occupati: ricerca

ANTIEBRAISMO

Questa sezione è stata così articolata: PREMESSA: Notizie sulla scrittrice.
I PERSONAGGI:
1- Gunther
2- Nora Almagia
3- Ida Ramundo
4- Nino
5- Useppe
6- Vilma e la Signora Di Segni
7- Giuseppe Ramundo e Davide.
La terza sezione del lavoro ha riguardato la “Trilogia del ritorno” di Fred Uhlman. Gli allievi hanno individuato nel I e nel II romanzo (“L’amico ritrovato” e “Un’anima non vile”) lo sviluppo ideologico dell’istanza antisemita nella società tedesca alla vigilia del nazismo e durante il nazismo, per cogliere nel III romanzo (“Niente resurrezioni, per favore”), più complesso dei precedenti, le connotazioni ideologiche contemporanee che pone il tema oggi, alla luce dell’esperienza nazista e del suo esito.

EBREI

Premessa. Chi sono gli ebrei? II termine " Ebreo " si afferma a partire dal XIX sec. in sostituzione di "Giudeo per indicare coloro i quali appartengono alla religione ebraica, indipendentemente dal fatto di praticarne o meno i riti. Secondo l'ebraismo ortodosso, l 'appartenenza ebraica si tramanda in modo matrilineare, per discendenza da genitori ebrei; in realtà, però possono essere definiti ebrei tutti coloro che sono e si sentono parte di un popolo che, nel corso dei secoli, è riuscito a mantenere viva la propria  identità, non di rado minacciata. Le manifestazioni più significative di queste minacce furono certamente le persecuzioni. In generale il fenomeno di ostilità nei confronti del popolo ebreo è comunemente definito "antisemitismo". Questo termine come sinonimo di pregiudizio razzistico verso gli ebrei deriva da una concezione antropologica che divideva la popolazione mondiale in tre principali ceppi a cui erano stati attribuiti i nomi biblici dei figli di Noè, Sam, Cam e Japhet. Secondo questa divisione, gli ebrei e gli arabi erano stati inseriti nel gruppo dei "Semiti'. Storicamente l'antisemitismo, nella forma in cui si è espresso e si esprime, è il prodotto della tradizione cristiana che ha attribuito al popolo ebreo la responsabilità del deicidio.  Detto ciò, anche se le autorità ecclesiastiche nel corso degli ultimi anni hanno mutato il loro atteggiamento dì condanna, non si può negare che questa forma di razzismo si sia sviluppata soprattutto nei paesi cristiani, nell'alveo di una condanna che è rimasta  inalterata per quasi 2000 anni, fino al Concilio Ecumenico Vaticano II (1965).