Garibaldi: storia delle battaglie e della spedizione dei Mille

Giuseppe Garibaldi: storia della sua vita, le sue battaglie, la spedizione dei Mille e gli ultimi anni di vita (4 pagine formato doc)

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GARIBALDI: STORIA DELLE BATTAGLIE E DELLA SPEDIZIONE DEI MILLE

La prima giovinezza.

Giuseppe Garibaldi, l'eroe più popolare del Risorgimento italiano che fu uno dei fattori principali dell'Unità d'Italia, nacque a Nizza il 4 Luglio 1807 da Domenico, di Chiavari, e Rosa Raimondi, di Loano. Il padre possedeva una tartana, con la quale praticava il cabotaggio.
Egli tuttavia avrebbe voluto avviare Giuseppe, suo secondogenito, per una carriera come avvocato o medico, o anche prete.
Il figlio, però, amava poco gli studi e prediligeva gli esercizi fisici e la vita sul mare. Vedendosi contrariato dal padre nella sua vocazione marinara, tentò di fuggire per mare verso Genova con alcuni compagni; ma fu fermato e ricondotto a casa. Il padre si decise a lasciargli seguire la carriera marittima ed egli la cominciò come mozzo a 15 anni. Qualche anno dopo, durante uno dei suoi viaggi, a Taganrog (mare d'Azov) , fece amicizia con un affiliato alla Giovine Italia, la società segreta fondata da Mazzini, alla quale egli stesso si iscrisse con il nome di Borel, spintovi dai suoi sentimenti patriottici.

SPEDIZIONE DEI MILLE: RIASSUNTO

Nel 1833, dopo essersi incontrato a Marsiglia con Mazzini, si arruolò nella marina sarda per il servizio di leva marittima; fu allora incaricato di predisporre un'insurrezione a Genova, contemporaneamente ai moti mazziniani in Savoia; ma Giuseppe Garibaldi non riuscì ad avere contatti con i suoi compagni, sicché dovette fuggire a Marsiglia dove venne a conoscenza della sua condanna a morte per tradimento(1834).
Garibaldi in America. Dopo qualche viaggio nel Mediterraneo, su nave mercantile e nella marina del bey di Tunisi, partì per l'America del Sud, raggiungendo Rio de Janeiro nel 1836. In unione ad un altro esule italiano, Luigi Rossetti, tentò di lavorare nel commercio marittimo, ma senza risultati. Appoggiò allora i ribelli repubblicani del Rio Grande, insorti contro il governo imperiale di Don Pedro II, esercitando per loro la guerra da corsa contro il Brasile, lungo le coste e i fiumi del Brasile, dell'Uruguay e dell'Argentina.

Giuseppe Garibaldi: tesina

LA SPEDIZIONE DEI MILLE E L'UNITA' D'ITALIA

Dopo molte peripezie ed aver preso parte a diverse azioni belliche, cadute, per le discordie interne, lasciò la regione, recandosi, nel 1841, a Montevideo. Al soggiorno riograndese risale il suo incontro con Anita, l'innamoramento, l'abbandono del marito per seguire l'eroe e la nascita nel 1840 del primogenito Menotti, cui seguirono Teresita e Ricciotti. Morto poi il marito, il 26 marzo 1842, Giuseppe e Anita poterono unirsi in matrimonio a Montevideo. Anche nell'Uruguay, Garibaldi riprese a combattere in favore di quel paese che lottava contro l'Argentina. Comandante di alcune flottiglie, fu in questo periodo che creò la Legione Italiana, che condusse, vestita di quelle camicie rosse che un giorno diverranno leggendarie, in diverse valorose azioni, come nei combattimenti del Cerro, del Salto e sul fiumicello S. Antonio. Quest'ultima battaglia mise in luce le qualità militari di Garibaldi, nominato generale, e nel 1847, capo della difesa di Montevideo.