Il microscopio elettronico
Appunto di ricerca sulle caratteristiche del microscopio elettronico. Microscopi con sonda di scansione "a effetto tunnel" e "a interazione atomica" (file.doc, 2 pag). (0 pagine formato doc)
Prendiamo in esame questo esercizio: IL MICROSCOPIO ELETTRONICO Il microscopio elettronico si basa essenzialmente sugli stessi principi di quello ottico, ma fornisce ingrandimenti maggiori, anche se le tecniche di impiego, allestimento dei preparati e interpretazione sono più complessi e costosi.Esso è così denominato perché sfrutta come energia un fascio di elettroni invece del fascio di luce.
Le lenti sono sostituite da campi magnetici ed elettrici che hanno un effetto convergente sugli elettroni. Gli elettroni si associano ad una lunghezza d'onda molto più piccola rispetto a quella dello spettro visibile; ciò determina un aumento del potere risolvente fino a circa 10 Å. L'ingrandimento utile, tuttavia, non è superiore a 200 volte quello del microscopio ottico per carenze tecniche che impediscono di sfruttare al massimo le possibilità teoriche. Dal momento che il materiale da esaminare è posto sotto vuoto, esso deve essere preventivamente disidratato e ciò impedisce l'uso del microscopio elettronico su preparati viventi; inoltre le sezioni di tessuto devono essere sottilissime per consentire il passaggio degli elettroni il cui potere di penetrazione è molto basso. Per procurarsi gli elettroni il microscopio elettronico è dotato di un filamento di tungsteno che riscaldato ad alte temperature rilascia elettroni, i quali si dirigono nel vuoto verso il retino portaoggetti, gli elettroni poi vanno a impressionare una lastra fotografica, per ingrandire l'immagine non vengono più utilizzate le lenti, ma dei magneti. L'immagine fornita è invisibile all'occhio umano, ma può essere fotografata e raccolta su uno schermo fluorescente che emette luce visibile sotto l'urto degli elettroni provenienti dal preparato; essa risulta in bianco e nero (sono ancora in fase sperimentale tecniche di colorazione) con varie tonalità di grigio in corrispondenza della maggiore o minore trasparenza agli elettroni delle strutture cellulari. Il computer colora l'immagine, vi sono specializzati programmi che in base all'opacità dell'immagine attribuisce alle varie parti diverse colorazioni. Ovviamente questi colori sono falsi e non corrispondono al vero. I preparati per il microscopio elettronico devono essere tagliati a fette sottilissime all'ordine di centesimi di micron. La ricerca diventa molto costosa, servono diverse stanze per contenere i macchinari, molti specialisti devono lavorare insieme. Il microscopio a scansione è un microscopio per guardare la superficie dei preparati, gli elettroni che rimbalzano sulla superficie vengono captati da un sensore che poi trasmette l'immagine al computer. I microscopio elettronico è detto a trasmissione perché guarda all'interno del preparato. Il microscopio confocale a scansione (C.L.S.M.) Il C.L.S.M. è un modello molto rivoluzionario di microscopio ottico. Costruito tra il 1950 e il 1960, ma riscoperto e diffuso solo in quest'ultimo decennio, esso consente di osservare in successione strati sempre più profondi di un campione, se