I tipi di rocce
Appunti sui tipi di rocce esistenti in natura. (file .doc, 4 pagine) (0 pagine formato doc)
jhvcskdkkjaxhsoas LE ROCCE Per natura le rocce si distinguono in tre tipi diversi e possono essere ignee o vulcaniche, sedimentarie e metamorfiche.
LE ROCCE SEDIMENTARIE Queste rocce si formano sulla superficie terrestre con tre differenti modi: trasporto meccanico e accumulo di detriti derivanti dall'erosione di rocce preesistenti; precipitazione chimica di minerali in acque marine o lacustri o in ambiente subaereo (per evaporazione dell'acqua) accumulo e successiva cementazione di gusci o scheletri d'animali. Le prime sono dette rocce clastiche, le seconde chimiche, le terze organogene. Occupano il 75% ca. della superficie terrestre. Oltre che per la loro composizione, sono di norma riconoscibile per la disposizione in strati. Questa loro caratteristica le rende utilissime nel campo della tettonica; parimenti il fatto che esse contengano i fossili ne fa lo strumento insostituibile delle ricostruzioni della geologia stratigrafica e storiche. Le rocce metamorfiche provengono dalla sedimentazione di un bacino lacustre e a seconda della grossezza si dividono in: Argille, arenarie, conglomerati. Le rocce metamorfiche, sono molto importanti, perchè ci dimostrano che questa zona era sott'acqua. La maggior parte di resti fossili sono stati ritrovati nelle arenarie. L'argilla è un materiale particolarmente compatto, è una roccia stratificata. Oggi l'Italia sta ruotando verso l'ex Jugoslavia. L'argilla è un termine con cui si indica dal punto di vista mineralogico un gruppo di silicati idrati d'alluminio d'estrema finezza, contenenti talora metalli alcalini e alcalino-terrosi, nonché manganese e ferro in sostituzione dell'alluminio o del silicio; essi rappresentano i costituenti mineralogici principali delle argille naturali; per questo sono detti anche minerali argillosi, o componenti delle argille, o minerali siallitici e abitualmente si trovano intimamente associati tra loro; la loro distinzione e definizione, oltre che mediante indagini microscopiche e analisi chimiche, è generalmente effettuati attraverso metodi genografici e con l'analisi termica differenziale. Una classificazione dei minerali delle argille che sia universalmente accettata ancora non esiste, anche perché è stata messa in evidenza una gradualità continua fra alcuni tipi di minerali siallitici. Dal punto di vista petrografico le argille sono rocce sedimentarie clastiche, con elementi costituenti di diametro inferiore a 2 m, dette anche peliti o rocce pelitiche dal greco phlov (pêlós) che significa fango. Esse derivano dall'accumulo di materiali detritici finissimi come quarzo, miche, feldspati e calcite unitamente a quantità più o meno grandi di particelle essenzialmente colloidali, costituite da silicati idrati d'alluminio, i cosiddetti minerali delle argille, o minerali siallitici, di cui già abbiamo parlato. Quando è presente anche una certa quantità di carbonato la roccia risultante prende il nome di marna o argilla calcarea; quando invece è presente una parte sabbiosa si passa