International style
Appunto sui principali architetti di fama internazionale. (file .doc, 3 pag) (0 pagine formato doc)
L'INTERNATIONAL STYLE L'INTERNATIONAL STYLE L'espressione international style era nata per indicare un'architettura moderna priva di tutti quei richiami alle forme storiche e tradizionali che contribuivano a sottolineare le differenze, anziché unificare i popoli del mondo.
Richard Neutra è un architetto austriaco, che riuscì a proporre nuove architetture proprio impiegando nuove soluzioni tecniche. Scrisse nel 1940 “La Nouvelle Architecture” dove presentava un panorama mondiale delle realizzazioni giudicate International Style. In Brasile l'architettura moderna diventò una vera e propria scelta politica dopo la rivoluzione del 1930. La nomina dell'architetto Lucio Costa alla Scuola Nazionale di Belle Arti portò un susseguirsi di iniziative coinvolgenti che entusiasmarono i giovani. Oscar Niemeyer, architetto che darà del purismo lecorbuseriano una interpretazione esuberante e celebrativa che qualche critico è giunto a definire quasi neobarocca. Lucio Costa fece il progetto urbanistico della nuova capitale Brasilia in cui appare evidente l'impostazione razionalista della griglia ortogonale e della divisione in lotti, chiamati supercuadras, destinati alla residenza intensiva. Ma Brasilia appare una realtà completamente estranea alla jungla che la circonda e la sua artificiosità mette in crisi le ragioni del Razionalismo. Antonin Raymond fu il principale divulgatore dell'International Style in Giappone che per quasi vent'anni realizzò ville destinate alla ricca borghesia. Kenzo Tange fu l'architetto giapponese più famoso, infatti egli appartiene alla schiera di progettisti che compie la scelta dell'International Style con convinzione ideologica però conserva quella capacità critica che poi gli consentirà di ripensare l'architettura in maniera libera da timori schematistici. Tra le sue costruzioni più famose ricordiamo la piscina olimpica di Tokyo e il centro della pace di Hiroshima. Auguste Perret, architetto che svolse una intensa attività dedicandosi alla ricerca strutturale finalizzata al cemento armato, allo studio dei criteri di normazione e standardizzazione. Egli proporrà un'architettura razionale e misurata. Walter Gropius, architetto che continuò l'esperienza di progettazione di gruppo fondando nel 1946 il TAC e sforzandosi di operare in continuità con il purismo europeo d'anteguerra. Eric Mendelson, architetto ufficiale delle comunità ebraiche americane, per le quale progetterà sinagoghe e centri comunitari in forme neo-espressioniste che però mancheranno del profondo convincimento dei progetti espressionisti di un tempo. Mies Van Der Rohe architetto che in America trova un pieno supporto tecnologicocce gli consente di perfezionare i temi della struttura in acciaio, delle piante libere e delle pareti a superfici omogenee. I suoi progetti sono essenziali fatti di elementi leggeri e di geometria cartesiana che risultano tutti simili tra loro. Le Corbusier dimostra di vivere il disagio interiore prodotto dall'evidenza dei limiti